Il mattoncino LEGO fatto in casa con la stampante 3D
4 Marzo 2014 Pubblicato da Pino Bruno
- 4 Marzo 2014
- SCENARI DIGITALI
- economia, LEGO
- 1 Commento
Metti il caso che all’ultimo momento ti accorga di aver perso proprio il mattoncino (o il pupazzetto) che ti serviva. Quello fondamentale, che altrimenti la tua opera non può essere completata. Niente panico. Vai sul sito di LEGO, sfogli il catalogo, individui quello che ti serve, scarichi il file e lo invii alla stampante 3D. Risolto. Oggi ancora non si può, ma ci manca poco. Il colosso danese ha preso in considerazione il nuovo modello di business, come ha detto al Financial Times uno dei più alti dirigenti del gruppo.
“La stampa 3D è uno sviluppo affascinante e certamente apre un sacco di nuove strade. La stiamo seguendo con attenzione e intensità, guardando a quali potenziali opportunità vi siano per i consumatori“, ha raccontato il direttore finanziario John Goodwin. D’altronde LEGO sta stare sul mercato. Il mattoncino non si è fatto travolgere dalla dematerializzazione del giocattolo. Anzi, ha saputo intercettare il cambiamento e lo ha cavalcato con offerte a cavallo tra bit e atomi.
L’ultima proposta in ordine di tempo è Build With Chrome, in accordo con Google. Il Sole 24 Ore ricorda anche il sito Minifigs, che permette agli utenti di creare personaggi dai tratti caratteristici, un ibrido tra digitale e fidelizzazione, ulteriormente rimarcata da un altro sito web, Cusoo.com, sul quale gli appassionati possono proporre modelli che l’azienda può decidere di produrre. Infine Digital Designer, un programma gratuito di grafica tridimensionale in stile Lego, che riconduce alla stampa in 3D. La stampa domestica dei mattoncini è uno scenario credibile? LEGO non lo esclude e comunque è impensabile che ci si possa stampare in 3D l’intero contenuto di una confezione. Sarebbe antieconomico. Farsi in casa il singolo pezzo mancante, però…
In fondo tra qualche anno le stampanti 3D costeranno poco e saranno ovunque.