Un fischietto di terracotta per @AstroSamantha
25 Febbraio 2015 Pubblicato da Pino Bruno
- 25 Febbraio 2015
- AU HASARD
- @AstroSamantha, Samantha Cristoforetti, spazio, Stazione Spaziale Internazionale
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I fischietti in terracotta vengono da molto lontano, sono forse il primo giocattolo sonoro dell’antichità. Con piccoli fischietti di argilla, infatti, giocavano i bambini di epoca greca. In alcuni luoghi, in ere successive, sono diventati oggetto da esibire per dimostrare la partecipazione ai pellegrinaggi. A Rutigliano (Bari), uno dei più importanti centri di produzione, i fischietti ambiscono allo Spazio.
L’artista Patrizia Capasso, animatrice della bottega “La Terra Rossa”, ne ha dedicato uno all’astronauta Samantha Cristoforetti e vorrebbe donarglielo al suo rientro sulla Terra, previsto per il prossimo maggio. L’opera è stata realizzata all’impronta, senza bozze o disegni preliminari. Patrizia Capasso si è ispirata alle foto e agli interventi televisivi dell’astronauta.
“Come mi accade spesso – ci ha detto – all’inizio non avevo un’idea precisa di cosa fare, poi le mie mani hanno cominciato a lavorare l’argilla e la fantasia ha fatto il resto”. “Ne ho creati due esemplari – dice ancora Patrizia Capasso– uno più grande, alto circa 50 centimetri, e uno più piccolo. So che è impossibile spedirglieli nella Stazione Spaziale, ma spero proprio che al suo rientro voglia accettarli in dono. Samantha è straordinaria, forte, tenace, professionale, simpatica. È un modello per tutte le donne”.
I fischietti realizzati da Patrizia raccontano l’avventura spaziale di @AstroSamantha come una favola colorata. C’è una lunga scala a nastro, una specie di cordone ombellicale, che collega la Terra alla Stazione Spaziale Internazionale, sulla quale un razzo vettore sembra arrampicarsi.
L’astronauta è al centro dello Spazio celeste, una moderna sirena dello spazio ancorata ad uno spicchio di luna, circondata da stelle e pianeti di differenti colori, fluttua in assenza di gravità. È proprio Samantha, sorridente nella sua tuta spaziale, con il suo inconfondibile caschetto di capelli corvini che guarda dall’alto, gli uomini e la natura, ovvero case tutte diverse tra loro, alberi e uccellini, insomma la nostra Terra.
Un fischietto per non dimenticare cosa si lascia quando si parte.