Julian Assange: il giorno più lungo
12 Luglio 2011 Pubblicato da Pino Bruno
- 12 Luglio 2011
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- diritto all'informazione, Gran Bretagna, Julian Assange, Stieg Larsson, Svezia, WikiLeaks
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Da 217 giorni Julian Assange è costretto agli arresti domiciliari in Gran Bretagna, in base a due mandati di arresto internazionale emessi nel dicembre 2010 dalla Svezia. Il leader di Wikileaks, si sa, è accusato di stupro, ma le indagini della magistratura svedese hanno finora destato molte perplessità. La Svezia chiede l’estradizione di Assange e oggi – davanti alla Royal Court of Justice – comincia il processo di appello. Secondo Wikileaks, la Svezia sta facendo gioco di sponda con gli Stati Uniti. Il paese scandinavo sarebbe pronto infatti a estradare a sua volta Julian Assange negli USA, dove il capo di Wikileaks potrebbe essere accusato di spionaggio.
C’è un nuovo collegio di difesa, per Assange. Ne fanno parte Gareth Peirce e Ben Emmerson, due principi del foro, esperti di diritti civili. Il processo dovrebbe durare due giorni. Entro mercoledì ci sarà il verdetto. Se i giudici inglesi dovessero dare ragione alla Svezia, Assange potrebbe essere estradato in una decina di giorni. Gli avvocati potrebbero presentare ricorso alla Corte Suprema ma l’accoglimento dell’istanza non è automatico.
Tutto il processo, minuto per minuto, sarà raccontato dai militanti di Wikileaks su questo sito. Gli hacker di Anonymous hanno annunciato azioni di disturbo digitale nei confronti dei siti giudiziari britannici.
A proposito delle indagini della magistratura svedese, il copione sembra venir fuori dalla Trilogia Millennium di Stieg Larsson. Richard Pendlebury, cronista investigativo del Daily Mail, ha concluso così la sua controinchiesta giornalistica: “…più si impara a conoscere il caso, più ci si rende conto che le accuse semplicemente non suonano vere”.