Alea ACTA non est. Ieri la protesta mondiale
12 Febbraio 2012 Pubblicato da Pino Bruno
- 12 Febbraio 2012
- ATTUALITA', SCENARI DIGITALI
- ACTA, censura, copyright, legge Hadopi, legge Sinde
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L’ACTA puzza dalla testa, come il pesce mal scongelato. Se ne sono accorti persino i tedeschi, che hanno bloccato la ratifica dell’accordo globale per proteggere la libertà intellettuale e contrastare contraffazione e pirateria. Questo l’intento, apparentemente nobile, dell’Anti-Counterfeiting Trade Agreement. Dietro l’ACTA, in realtà, ci sono le lobbies delle multinazionali del cinema e della musica. Sono disposte a tutto, anche a far introdurre trappole liberticide, pur di salvaguardare i loro profitti. Insomma, la guerra alla pirateria digitale va vinta a ogni costo e con ogni mezzo. E pazienza se sul campo di battaglia restano a giacere le libertà fondamentali degli utenti di Internet.
I tedeschi dunque mollano, dopo cechi e polacchi. Altri stati membri certamente seguiranno, e così l’Europa si presenterà in ordine sparso all’appuntamento di giugno, quando il Parlamento del vecchio continente dovrà decidere.
Che si chiamino Hadopi (Francia), Sinde (Spagna), Digital Economy Bill (Regno Unito), SOPA, PIPA (Stati Uniti), il discorso non cambia. Dietro ci sono sempre loro, le major, che fanno pressioni sui parlamenti nazionali, lusingano, corrompono. A volte vincono (in Francia, UK e Spagna), a volte perdono o subiscono rallentamenti (lo stop a SOPA e PIPA in America e la bocciatura dell’emendamento del leghista Fava in Italia). Comunque non desistono. E’ l’Idra di Lerna, il mostro mitologico al quale Ercole tagliava una testa e ne rispuntavano due.
…Creative Media Business Alliance (CMBA) – un’alleanza fra The Walt Disney Company, Time Warner, Sony Corporation, Universal Media Group, IFPI, MPA, Mediaset, ed altri – trasmise alla Commissione europea un policy paper in cui per la prima volta si auspicava che i diritti fondamentali non fossero validi in Internet tramite eccezioni ad hoc. Nel documento si chiedeva la sospensione del diritto alla privacy e ai fornitori di accesso a Internet di farsi parte attiva nella sorveglianza dei contenuti in transito sulla Rete e nell’imposizione del copyright, ponendoli sotto pressione tramite l’attribuzione di responsabilità per le violazioni commesse in Rete… (Arturo Di Corinto, La Repubblica, 1 maggio 2011)
La Germania è un osso duro. Berlino potrebbe trascinarsi appresso altre cancellerie.
Intanto la protesta popolare contro l’ACTA dilaga. Ieri ci sono state manifestazioni in duecento città europee.
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