ACTA gli sceriffi perdono un’altra stella
18 Febbraio 2012 Pubblicato da Pino Bruno
- 18 Febbraio 2012
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- ACTA, censura, copyright, Corte di Giustizia Europea, legge Hadopi, legge Sinde, unione europea
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Sarà pure una coincidenza, ma il giorno dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che nega ai giudici nazionali il potere di imporre agli Internet Provider il ruolo di sceriffi della rete, la Slovenia si sfila dall’accordo ACTA per la protezione dei diritti d’autore su Internet. E sono quattro, con Germania, Polonia e Repubblica Ceca.”Questo accordo non ci aiuta a risolvere il problema dei diritti di autore su internet, è un enorme malinteso” , fa sapere il ministro per lo sviluppo economico e la tecnologia della Slovenia, Radovan Žerjav. Gli appetiti e gli interessi delle major rischiano di infrangersi contro un muro, almeno nel vecchio continente. Le defezioni aumentano e sarà difficile che il primo marzo la Commissione Europea possa raccomandare al Parlamento di ratificare l’accordo.
Ljubljana, 17 February (STA) – Minister of Economic Development and Technology Radovan Žerjav has told the STA that the government will freeze the ratification of the Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA) as soon as possible.
Tra l’altro la sentenza della Corte del Lussemburgo mette una pesante ipoteca alle leggi già in vigore in alcuni paesi. Alla luce della decisione della Corte di Giustizia, infatti, la stessa Hadopi francese sembrerebbe in netto contrasto con la normativa e la giurisprudenza dell’Unione.
Copyright protection can never be a justification for eliminating freedom of expression or freedom of information. That is why for me, blocking the Internet is never an option (Viviane Reding).
La stessa Commissaria europea per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, Viviane Reding, lo ha ribadito qualche giorno fa: “La protezione del copyright non può mai essere una giustificazione per eliminare la libertà di espressione o la libertà di informazione. Per questo il blocco della rete non è una opzione percorribile”. Viviane Reding non ha citato la Francia, ma l’allusione è inequivocabile. La Francia rischia sanzioni. La stessa sorte potrebbe toccare alla Spagna, dove il nuovo governo conservatore vuole addirittura inasprire la legge Sinde.
The Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA) will be discussed in public in the European Parliament Committee for International Trade for the first time on 1 March. It is this committee which will make a formal recommendation to the full house on whether or not to approve ACTA. Parliament cannot amend the agreement, but only approve or reject it. If it does not give its consent, then the agreement falls (fonte: Parlamento Europeo)
Dopo la sentenza del 16 febbraio scorso, la strada dei censori europei sembra essere tutta in salita.