Anche lo spazio è open source
16 Maggio 2012 Pubblicato da Pino Bruno
- 16 Maggio 2012
- APPROFONDIMENTI, BUONI ESEMPI, SCIENZE
- Danimarca, Nasa, spazio
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Vogliono mandare l’uomo nello spazio e ci stanno lavorando da quattro anni. La notizia è che non sono una nazione, non hanno nulla a che fare con l’industria bellica, né con la Nasa, né con l’ESA. Suborbitals Copenhagen è un’organizzazione no profit finanziata con donazioni e sovvenzioni private, fondata dall’architetto Kristian von Bengtson e dall’ingegnere aerospaziale Peter Madsen. Potrebbero sembrare due mattacchioni, ma hanno già arruolato una trentina di specialisti e i test di lancio si susseguono. A giugno 2011 un prototipo di razzo di Suborbitals Copenhagen, lanciato da una piattaforma mobile nel Mar Baltico, ha volato per ventuno secondi fino a 2,8 chilometri di altezza. La prova è stata interrotta per un’avaria.
Il team di Suborbitals Copenhagen lavora in un’area dismessa dell’immenso porto della capitale danese. Tutto il progetto è open source e ha l’obiettivo di dimostrare che i voli nello spazio non devono essere prerogativa dei governi e delle multinazionali degli armamenti.
Tutte le fasi della ricerca sono raccontate sul sito e, leggendo la copiosa documentazione, si scopre che ci sono collaborazioni importanti con il Politecnico e il mondo scientifico danese. Il lanciatore HEAT-1X utilizzato per il test di giugno 2011, è in scala ridotta di un terzo rispetto al razzo vero e proprio che porterà l’uomo nello spazio. Si chiama Tycho Brahe, in onore dell’astronomo danese del sedicesimo secolo.
Riusciranno i nostri eroi a spedire l’uomo nello spazio? I fondatori di Suborbitals Copenhagen ci credono, D’altronde uno dei due, Peter Madsen, fa già viaggiare gli uomini sotto il mare, sui sommergibili che ha progettato.
Per donare qualche euro al progetto e semmai prenotarsi per un volo, si può cliccare qui.