Policarpo De Tappetti al Ministero della Giustizia
24 Aprile 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 24 Aprile 2008
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Ecco dove lavora oggi Policarpo De Tappetti ufficiale di scrittura, protagonista dell’omonimo film del 1959 di Mario Soldati! Al Ministero di Grazia e Giustizia. Nessuno ha spiegato a Policarpo che da qualche anno in Italia c’è la posta elettronica certificata o con firma digitale, che ha lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
E’ legge dello Stato, ed è paradossale che proprio il Ministero che sovrintende alla macchina della giustizia ignori la norma. “La legge non ammette ignoranza”. Non lo dicono loro? Alla faccia di e-government, snellimento burocratico, innovazione, eccetera eccetera. Leggo sul Sole 24 Ore che il Dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Bologna ha lanciato un nuovo programma di dottorato allineato agli standard internazionali. Tutto è pronto – scrive il quotidiano economico – compreso il nuovo sito in in inglese per illustrare agli stranieri i vantaggi di Bologna e spiegare come fare domanda. Ma non si può procedere: manca la pubblicazione del bando in italiano sulla Gazzetta Ufficiale (11 pagine di burocratese contro le due nel sito). Chiunque penserebbe che basti mandare un’e-mail al ministero della Giustizia con documento in allegato. Non è così: il ministero accetta solo l’originale cartaceo firmato e spedito per raccomandata con ricevuta di ritorno. Per accelerare i tempi, la soluzione alternativa suggerita è l’invio di una persona che porti a mano il documento a Roma. Insomma, il messo! E poi semmai c’è Policarpo che trascrive a mano…