Onde elettromagnetiche senza più segreti
23 Luglio 2012 Pubblicato da Pino Bruno
- 23 Luglio 2012
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Gli scienziati del Centro di ricerca aerospaziale francese Onera hanno fotografato le onde elettromagnetiche. La tecnologia EMIR (ElectroMagnetic InfraRed) permette di scattare immagini istantanee che rivelano l’intensità delle emissioni a partire dall’oggetto (telefono cellulare, router wi-fi, forno a microonde, radio, televisione, radar, eccetera) che le genera. I ricercatori di Onera erano a caccia di un metodo per identificare eventuali perdite di radiazioni e sono così arrivati a EMIR. La tecnologia individuata si basa sulla convergenza di diverse discipline. EMIR assicura il contenimento delle radiazioni, per impedirne la fuoriuscita in un ambiente esterno. Esigenza vitale, nel settore aerospaziale. I campi di applicazione di EMIR vanno oltre, perché il controllo e il monitoraggio dei campi elettromagnetici è vitale per l’industria e la nostra salute.
Tutto su EMIR
La tecnologia si basa su una pellicola composta di strati metallici e polimeri in grado di assorbire una parte dell’onda per trasformarla in calore. Una termocamera ottica a infrarossi ultrasensibili può misurare con precisione l’aumento di temperatura. Il processo fisico di conversione di energia del film genera informazioni sui livelli di radiazione.
Cosa è necessario
Il dispositivo è costituito da tre elementi:
– una termocamera ad infrarossi;
– un foglio di polimero isolante, che non interagisce con le onde elettromagnetiche. Questa scheda è molto sottile, e permette la rilevazione del flusso di calore;
– una pellicola metallica, che assorbe circa il 10% del campo elettromagnetico.
Il principio
– assorbendo il campo, il film metallico viene riscaldato e quindi riscaldare l’isolante;
– la misura viene eseguita con la termocamera;
– i dati sono poi elaborati dal computer, che elabora la tridimensionale mappa delle onde assorbite.
Onera è una istituzione pubblica controllata dal Ministero francese della Difesa, con più di duemila dipendenti e duecento dottorandi e dottori di ricerca e un volume d’affari di 227 milioni di euro (dati 2010).
Fonti: Onera, CNET France.