Il francese del Petit Larousse 2010. Le autarchie non sono più quelle di una volta
13 Giugno 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 13 Giugno 2009
- AU HASARD
- Francia, linguaggi
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La Francia – si sa – è gelosa custode della sua lingua, che accudisce con cura e difende dalle invasioni straniere con una normativa specifica. Ordinateur invece che computer, souris piuttosto che mouse, eccetera. Oltralpe, dunque, l’arrivo di un nuovo dizionario fa più notizia che da noi. Da lunedì sarà in vendita l’edizione 2010 del Petit Larousse e già i giornali si interrogano sulle nuove parole entrate a far parte del linguaggio comune.
Si scopre così che anche a Parigi l’argine si incrina e arrivano buzz, Web 2.0, webtélé / webradio, peer to peer (anglicismo al quale il Larousse avrebbe preferito pair à pair), poster (il nostro postare sul blog), geek, e-learnig, e-book, IP (si, proprio l’indirizzo IP), blacklister (cioè l’essere bannati da blog e social network). C’è poi Pipolisation, che – se non ho mal compreso – potrebbe essere la nostra globalizzazione.
Insomma, le autarchie non sono più quelle di una volta!