Fuga dalla tv
10 Aprile 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 10 Aprile 2008
- ATTUALITA', SCENARI DIGITALI
- banda larga, bbc, iplayer, televisione, televisione e internet, traffico web gran bretagna
- 2 Commenti
Paradossi del web. In Gran Bretagna il successo dei programmi on line della BBC sta mettendo in ginocchio la rete. L’eccesso di accessi – mi si passi il gioco di parole – e il conseguente rallentamento del traffico hanno fatto scendere sul piede di guerra la potente associazione dei provider. A questo punto, dicono i fornitori di servizi on line, la BBC deve condividere i costi del potenziamento delle infrastrutture digitali, stimati in più di un miliardo di euro. Insomma, la banda è troppo stretta per veicolare l’enorme flusso di filmati messi a disposizione sul web dal servizio pubblico radiotelevisivo. I dati parlano chiaro: ogni settimana più di un milione di persone guardano i programmi della BBC non in tv ma sul monitor del computer.
Lo stesso broadcast ha ammesso le sue “responsabilità”. L’uso dell’applicazione iPlayer, che permette di accedere ai programmi degli ultimi sette giorni, ha movimentato dal tre al cinque per cento dell’intero traffico Internet britannico. La BBC vuole addirittura rilanciare, rendendo disponibile l’applicazione anche sulla piattaforma Wii Nintendo. iPlayer è partito a Natale ed è stato subito boom. Diciassette milioni e duecentomila utenti soltanto a marzo. Il venticinque per cento in più di febbraio. L’accordo con Nintendo potrebbe portare i programmi web della BBC in due milioni e mezzo di case. L’esperienza britannica insegna che il travaso dalla tv al web – forse sarebbe più corretto usare il termine emorragia – è continuo. Se l’offerta è di qualità, i cittadini non fanno differenza tra monitor e televisore. A proposito: iPlayer non funziona fuori dai confini britannici. Perfida Albione!