Fareste mai la coda per un iPhone?
20 Settembre 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 20 Settembre 2013
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- apple, iPhone 5C, iPhone 5S
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Gli etologi potrebbero dire che è questione di imprinting. Così come le oche di Konrad Lorenz identificavano la madre nel primo oggetto o persona in movimento che vedevano, i fan più sfegatati della Mela non resistono al richiamo del Touch ID fingerprint sensor. Noi che etologi non siamo, e neppure sociologi o antropologi, potremmo sbilanciarci nell’affermare che le lunghe code per essere tra i primi ad accaparrarsi i nuovi oggetti Apple fanno ormai parte dell’immaginario collettivo. Esserci per far parte di un fenomeno di costume. Star lì in fila per apparire, fotografarsi e mostrarsi agli amici sui social network. Giusto? Sbagliato? Disdicevole? Immorale? Stupido? Ognuno scelga l’aggettivo che più gli si confà.
Mettersi in coda per un iPhone al tempo della crisi? Eppur succede. A Tokio come a Pechino, a Berlino come a Londra, a New York come a Parigi. Certo, mancano all’appello le capitali dei paesi in cui l’economia è meno solida e la disoccupazione non galoppa come un cavallo da corsa, ma sicuramente vedremo le stesse scene in differita anche da noi alla vigilia di Natale, quando Apple sbarcherà nelle colonie minori.
Non certo code per necessità di innovazione. In fondo la maggioranza degli esperti di tutto il mondo si è mostrata tiepida nei confronti dei nuovi smartphone Apple. Il 5C è proprio scarsino e troppo caro, hanno detto. Quanto al 5S, gli apprezzamenti sono stati più numerosi, ma senza grande entusiasmo.
(L’articolo prosegue su Tom’s Hardware)