Quando lo spam è strappalacrime
27 Febbraio 2014 Pubblicato da Pino Bruno
- 27 Febbraio 2014
- AU HASARD
- bufala, catena di Sant'Antonio, spam, spamming
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Sembravano destinate all’oblio, le vecchie catene di Sant’Antonio che viaggiavano per lettera affrancata e tentavano di strapparti la lacrimuccia con gli strampalati racconti di disgrazie d’ogni tipo, per poi chiederti soldi. E invece no, i truffatori vivono e lottano insieme a noi, usano la posta elettronica, millantano relazioni VIP, cercano di coinvolgerci in faide familiari. Insomma, cambia il mezzo ma la fuffa è sempre quella. A gennaio gli analisti della security company Kaspersky hanno riscontrato un aumento del traffico di eMail “nigeriane” che sfruttavano la morte dell’ex primo ministro israeliano Ariel Sharon e dell’ex presidente del Sud Africa Nelson Mandela.
“Una di queste email – fa sapere Kaspersky – veniva attribuita all’avvocato della seconda moglie di Nelson Mandela. Nella mail si comunicava che quest’ultima necessitava di aiuto per ottenere un’enorme somma di denaro, un’ingente quantità di lingotti d’oro e si chiedeva un aiuto per investire queste ricchezze. L’avvocato affermava di essere alla ricerca di una persona rispettabile e che fosse anche cittadino straniero”.
Altro espediente strappacuore è la eMail che sembrava essere stata spedita dalla terza moglie di Mandela, Graca Marshal. “I truffatori – dice Kaspersky – hanno cercato di impietosire le vittime con il triste racconto dell’accanita lotta in corso, tra i numerosi familiari di Mandela, per entrare in possesso delle cifre milionarie lasciate in eredità da quest’ultimo. I truffatori richiedevano assistenza sia per lo svolgimento delle operazioni di trasferimento di denaro che di custodia dello stesso denaro sul conto bancario del destinatario del messaggio-truffa”.
Insomma, chi mai abboccherebbe a un’esca così farlocca? Più di quanti possiate immaginare.
Per deliziarvi, il rapporto completo sullo spam circolato a gennaio è su questo link.