Ecco Romeo il robot francese che ci farà da badante
20 Marzo 2014 Pubblicato da Pino Bruno
- 20 Marzo 2014
- SCENARI DIGITALI, SCIENZE
- le tre leggi della robotica di Isac Asimov, robot
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Ucraina? Moldava? Bielorussa? Rassegniamoci, prima o poi la badante dell’Est sarà sostituita da un robot assistente personale dell’Ovest. Chissà, forse simile al Romeo della francese Aldebaran Robotics, appena presentato al Salone Innorobo di Lione. L’umanoide transalpino – quaranta chili e mezzo, alto un metro e quarantatré centimetri – è stato progettato proprio per essere “compagno e assistente personale” per gli anziani. Romeo è fatto in fibra di carbonio e gomma. Parla, ascolta, cammina, vede attraverso quattro sensori e muove gli occhi. È già in grado di riconoscere gli oggetti ma ci mette ancora troppo tempo. Gli scienziati ci stanno lavorando su.
D’altronde è un progetto ancora giovane, nato poco meno di sei anni fa nell’incubatore d’impresa Cap Digital. E, siccome in Francia hanno la grandeur nel sangue, Romeo ha chiamato a raccolta il fior fiore della ricerca scientifica nazionale, dal CNRS al Collège de France. I promotori del progetto sono certi che i robot svolgeranno un ruolo sempre più importanti nell’assistere gli anziani autosufficienti. Bruno Maisonnier, amministratore delegato di Aldebaran Robotics, azzarda pure una previsione: li vedremo all’opera nelle case di riposo entro il 2019.
Esagerato? Forse sì, a giudicare dal prototipo presentato a Lione, lento nelle reazioni, incerto nel procedere e un po’ goffo, dice chi l’ha visto all’opera. La ricerca comunque procede spedita. La terza generazione di Romeo sarà già in grado di sostenere una conversazione semplice e afferrare oggetti. L’obiettivo è un robot in grado di aiutare una persona che è in calo di autonomia fisica e mentale. Romeo imparerà a conoscere l’assistito e le sue abitudini. Gli ricorderà di prendere i farmaci e gli porgerà gli occhiali e altri piccoli oggetti quando ce n’è bisogno. Sarà dunque in grado di anticipare le esigenze.
La vera sfida sarà accettarli, dice ancora Bruno Maisonnier, e per questo sarà fondamentale il loro aspetto. Insomma i robot devono essere belli e gentili e avere una voce gradevole. Forse ci vorrà più di qualche anno per avere risultati accettabili. Purché rispetti le Leggi di Asimov, ci sarebbe da aggiungere.
Per chi volesse approfondire, ecco la documentazione tecnica dettagliata su Romeo.