Smart City, Firenze è un buon esempio con i suoi cassonetti interrati per i rifiuti
21 Novembre 2014 Pubblicato da Pino Bruno
- 21 Novembre 2014
- BUONI ESEMPI, E-GOVERNMENT
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Gli uffici stampa, si sa, tendono sempre a edulcorare le notizie, affinché la committenza ne venga fuori sempre al meglio, ma i numeri son numeri. E quelli di Firenze Smart City appaiono di tutto rispetto. A cominciare dai cassonetti interrati per i rifiuti per finire ai sistemi di sincronizzazione dei semafori e di controllo del traffico che permettono l’Onda Verde sui viali. E i cassonetti interrati – sempre stando alle cifre dell’ufficio stampa del comune di Firenze – agevolano i comportamenti virtuosi. Lì dove sono stati sistemati, la percentuale di raccolta differenziata è salita al 75% (media odierna delle nuove postazioni, con punte dell’84% in alcune zone della città).
Lo studio “Smart Cities & Utilities nel Comune di Firenze” è stato presentato ieri. Ha censito tutte le attività smart delle undici utilities o aziende partecipate dal Comune di Firenze nei diversi settori – acqua, energia, rifiuti, trasporto, parcheggi, edilizia pubblica, illuminazione, farmacie comunali – puntando a descrivere le attività già realizzate e quelle in corso la cui conclusione è prevista nei prossimi 3/4 anni.
Ecco i punti salienti:
– una linea di tramvia, 80 autobus a gasolio con motore Euro 6, 120 bus a metano e 16 bus elettrici nei trasporti;
– 250 postazioni di raccolta rifiuti intelligenti e interrate che porteranno la raccolta differenziata al 75% (media odierna delle nuove postazioni, con punte dell’84% in alcune zone della città) e permetteranno di attuare la tariffa puntuale (ciascuno paga i rifiuti che produce);
– 103 pensiline elettroniche e 58 paline intelligenti che informano in tempo reale sull’arrivo dei bus;
– una nuova organizzazione delle squadre di manutenzione della rete idrica e del gas che, con smartphone e tablet attraverso il Work Force Management, ha ridotto costi e tempi degli interventi;
– 20 fontanelli di acqua di qualità naturale e gassata, fresca e a temperatura ambiente, gratis, che raddoppieranno nei prossimi anni con conseguente abbattimento dei consumi di bottiglie di plastica;
– fiumi depurati al 100% grazie al progetto ERSA (Emissario di Riva Sinistra del fiume Arno);
– avanzata progettazione ambientale e alta efficienza energetica degli edifici pubblici, nell’edilizia residenziale pubblica;
– sistemi di sincronizzazione dei semafori e di controllo del traffico che permettono l’Onda Verde sui viali;
– 228 chilometri di rete in fibra ottica; parcheggi dotati del servizio Telepass per il pagamento, prima città in Italia;
– 118 punti colonnine di ricarica per i veicoli elettrici;
– illuminazione pubblica e sedi delle aziende partecipate ad alta efficienza energetica;
– 200 telecamere per controllo e gestione della viabilità; semafori intelligenti con sensori per non udenti;
– 21 farmacie dotate del totem grazie alle quali prenotare visite, il cambio medico, il ritiro referti e attivare la tessera sanitaria.
I risultati – dice il Comune di Firenze – testimoniano come una città intelligente consente agli abitanti e alle imprese che operano in città di svolgere meglio le proprie attività, consumando meno energia a materia, perdendo meno tempo, organizzando il lavoro in modo più razionale ed efficace, disponendo meglio di informazioni sulla vita cittadina.
E se le altre città si adeguassero? Non bisogna spendere soldi per progettare cose già sperimentate. Basta copiare. Best Practices.