Le parole della Rete

E’ il mio primo libro di “carta”, quello a cui sono più legato. I lettori lo hanno molto apprezzato. Quasi quindicimila copie vendute. Ho ricevuto centinaia di e-mail con consigli e critiche.

Ecco come lo descrive il sito dell’editore:

“In questi ultimi sei anni Internet ha creato un nuovo linguaggio, fatto di bug, vaporware, newbie, attachement, avatar, cracker, hacker, freeware, gamez. La Rete parla un gergo in continua mutazione, fatto di parole derivate dall’inglese, dallo spagnolo, dal giapponese. Una sorta di Bit-Esperanto, con il quale qualsiasi navigatore, esperto o principiante, deve fare quotidianamente i conti. E’ per questo motivo che si avverte l’esigenza di un piccolo glossario, da tenere sempre accanto al PC. Questo testo è basato sull’esperienza diretta dell’autore.

L’approccio divulgativo di questo piccolo dizionario di Internet rifugge dal linguaggio tecnico-informatichese. La ricchezza di Le parole della Rete permetterebbe di proseguire a lungo nella elencazione dei motivi che lo rendono libro da privilegiare per chi voglia trovare aiuto per la propria navigazione e dare sistematicità alle proprie conoscenze “internettiane”, spesso risultato di processi di apprendimento molto casuali, difficili da consolidare perché diventino patrimonio consapevole personale. Tutti questi elementi suggeriscono Le parole della Rete come testo indispensabile prima e durante le nostre navigazioni. Diventerà, nel tempo, un gradito aiuto che permetterà ai navigatori il salto di qualità che fa diventare ciascuno protagonista delle proprie azioni e non spettatore passivo dei prodotti “confezionati” da chi intende ogni rapporto interpersonale come momento per avvalersi della propria posizione di potere per sopraffare, sempre e comunque, gli uomini più deboli “. ( Da una recensione di Angelo Pinto per Educazione&Scuola).

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