Fibra ottica vò cercando dice Calabrò e nell’attesa in Trentino si va sulla L.U.N.A.
7 Luglio 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 7 Luglio 2009
- BUONI ESEMPI, E-GOVERNMENT, RETI
- banda larga, E-GOVERNMENT, fibra ottica, wi-fi
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Oggi il Garante per le comunicazioni, Corrado Calabrò, ha sollecitato investimenti per fibra ottica e larga banda. Bisogna sostituire il doppino di rame con la fibra: ”Si parta anche con un nucleo ristretto di abitazioni ma si parta subito”, ha detto Calabrò. In attesa della new company pubblico-privata auspicata dal Garante, c’è chi non sta con le mani in mano e parte per la L.U.N.A. (Large Unwired Network Applications).
Succede in Trentino, per iniziativa di Futur3 e della Provincia autonoma di Trento. Servizi innovativi, erogabili attraverso le reti wireless metropolitane ad accesso pubblico.
Già, le reti. In Trentino ce n’è già per più di 25 km di strade, tutte coperte da segnale WiFi. Attenzione, a differenza di Venezia, questa è una rete MESH , cioè con navigazione senza soluzione di continuità da un trasmettitore all’altro. Insomma, non si perde il segnale se ci si sposta.
La rete R.A.M.M. (Rete di Accesso Metropolitano Mesh) è già in funzione in alcune aree di Trento, Rovereto e Riva del Garda ed è in continua evoluzione, assicura il presidente di Futur3, Sebastiano Bee. E’ ad accesso gratuito e tutti si possono registrare, stranieri compresi. Si, ma che ci faccio con la rete, a parte garantire l’accesso? Offro servizi, naturalmente. E qui arriviamo a L.U.N.A..
I promotori vogliono creare applicazioni che garantiscano a tutti libero accesso all’informazione. Ogni applicazione sviluppata dovrà soddisfare quattro requisiti fondamentali: utilità semplicità di utilizzo quotidianità autosostenibilità.
In base alle preferenze degli utenti, Futur3 elaborerà servizi semplici, usabili e di reale utilità, cercando di creare soluzioni standard che possano essere continuamente aggiornate e riutilizzate.
Si partirà dunque dalle esigenze quotidiane dei cittadini/utenti, con connessioni in mobilità che libereranno il mercato dei servizi dal vincolo fisico del cavo. Servizi dedicati al cittadino e al turista, ad uso gratuito e poi servizi dedicati a professionisti e aziende.
Beati i trentini, che potranno chiedere la LUNA, a patto che l’e-Government decolli, anzi, alluni!