La PEC “gratuita” ci costerà almeno 50 milioni di euro
17 Agosto 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 17 Agosto 2009
- APPROFONDIMENTI, ATTUALITA', E-GOVERNMENT, SCENARI DIGITALI, SICUREZZA
- E-GOVERNMENT, pubblica amministrazione
- 2 Commenti
Massimo Penco, presidente dell’associazione Cittadini di internet, è come Hercule Poirot. E’ sempre a caccia di abnormità digitali della Pubblica Amministrazione. Il nostro instancabile detective ne ha scovata un’altra, a proposito di Posta Elettronica Certificata. La PEC gratuita per tutti, annunciata con rulli di tamburo e squilli di tromba, costerebbe in realtà all’erario (e dunque a noi tutti) ben cinquanta milioni di euro.E’ quanto si evince – segnala Hercule Poirot alias Massimo Penco – dal bando di gara pubblicato sulla Gazzetta delle Comunità Europee. L’articolo di legge istitutivo della PEC Gratis diceva “(Dall’applicazione delle disposizioni introdotte dal presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica)”. “Oltre alla spesa di 50 milioni di Euro che verranno ripartiti tra tutti i cittadini, quelli che vogliono o non vogliono la PEC – rileva il presidente di Cittadini di internet – ci sono altri optional che si donano al gestore”.
E poi, insinua a ragione Massimo Penco, l’identikit del gestore è già tratteggiato. “Il partecipante alla gara – scrive – deve avere già investiti nel settore 30 milioni di Euro e possedere una “Rete degli sportelli fisici in grado di assicurare un punto di accesso in almeno l’80% dei comuni italiani con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti, con orario di apertura al pubblico, dal lunedì al sabato, 9.00-13.00″.