Internet e la brutta aria che si respira in Francia
15 Settembre 2009 Pubblicato da RG
- 15 Settembre 2009
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- censura, diritto all'informazione, Francia, internet, legge Hadopi
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Non è solo l’Hadopi 2, appena approvata. In Francia per Internet tira una brutta aria. “Internet e’ pericolosa per la democrazia”, dice il deputato dell’Ump Jean-Francois Cope’. La “trasparenza assoluta” è come l’ ”inizio del totalitarismo”, gli fa eco il consigliere del presidente della Repubblica Henri Guaino.
Alla maggioranza di centro destra al governo non è andata giù la diffusione capillare in rete del video con le considerazioni razziste del ministro degli Interni, Brice Hortefeux a proposito degli arabi. “Quando ce n’e’ uno va bene. Quando sono in tanti diventa un problema”, aveva detto il Hortefeux. “I politici sono diventati bersagli e i confini tra vita privata e vita pubblica si sono assottigliati”, ha tuonato il ministro Patrick Devedjian in difesa del collega di partito.
Oggi Le Monde difende la scelta di diffondere in rete il video contestato. “Le accuse reggerebbero se il ministro fosse stato ripreso in un contesto privato e a sua insaputa, con una microcamera o con un cellulare”. E’ andata diversamente: “il video e’ stato realizzato da un giornalista professionista, in un contesto pubblico, quello di una riunione dell’Ump, aperta alla stampa e ai militanti del partito”.
Le Monde definisce “inquietante” il sostegno che i politici ricevono da intellettuali e giornalisti nella loro “crociata contro internet”.
Il sociologo Dominique Wolton, il filosofo Alain Finkielkraut e il giornalista Daniel Olivennes hanno espresso forti critiche, di recente, sulla diffusione di informazioni via web: “l’accusa contro Internet non e’ che il sintomo di qualcosa piu’ profondo: la paura primitiva di un media che rivela cio’ che si vorrebbe tacere”, scrive Le Monde.
Fonti: Le Monde, Ansa