Hadopi 2 le sanzioni previste
16 Settembre 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 16 Settembre 2009
- ATTUALITA', SCENARI DIGITALI
- abuso, censura, cittadinanza digitale, consumatori, Francia, intercettazioni, internet, legge Hadopi
- 0 Commenti
La maggioranza di centrodestra all’Assemblea nazionale francese ha approvato ieri la legge Hadopi 2, che punisce severamente i download illegali di musica e film. Il provvedimento passerà al Senato, ma sembra cosa fatta. L’opposizione ha comunque preannunciato un nuovo ricorso alla Corte costituzionale, che aveva già bocciato la prima stesura della legge. Sono in ballo la libertà della rete e della privacy, visto che i provider dovranno segnalare alle autorità i comportamenti sospetti. Per farlo, dovranno monitorare le abitudini di navigazione di tutti gli utenti. In Francia il dibattito è infuocato. Ma cosa prevede esattamente la legge? Ho trodotto un articolo da Gizmodo. Irriverente ma concreto.
I detentori del diritto di autore (leggi le lobbies) lanciano un grido di allarme a Hadopi (Alta autorità per la Diffusione delle Opere e la Protezione dei diritti su Internet). Dicono che internet li sta uccidendo, che gli scaricatori in rete attentano alla sopravvivenza dei prodotti culturali. Hadopi allora invia una mail allo scaricatore per dirgli di darsi una regolata. Se la mail non basta, arriva una raccomandata postale con il dictat: “procurati un software per filtrare i contenuti”, altrimenti la prossima volta che lo fai vai a finire davanti al tribunale.
Le sanzioni
Se Hadopi vi ritiene colpevoli, dovrete pagare una sanzione di 1500 euro (3000 in caso di recidiva). Se Hadopi vi considera pirati incalliti, chiederà alla magistratura di incriminarvi per il reato di contraffazione. Tale reato è punibile con multe fino a 300mila euro e tre anni di galera.
Ma io non c’entro!
Hadopi non accetta scuse. Vi ha detto di filtrare il contenuto illegale e dunque, se non lo fate, siete colpevole. Alle sanzioni si aggiunge il taglio della connessione a internet per un mese. Perché? Perché siete conniventi. In pratica è come se voi aveste lasciato la porta di casa aperta e un ladro ne avesse approfittato per entrare dalla vostra finestra nell’appartamento del vicino…
Porgere l’altra guancia
No, non potrete abbonarvi ad un altro Internet Provider durante la durata della sospensione, altrimenti scattano altri 1500 euro di sanzione. Dovrete comunque continuare a pagare il vostro abbonamento, anche se non lo potete usare…
Dovete avere paura?
Sì e no, ma l’industria culturale dovrebbe rodersi le unghie. Sì, perché qualcuno può utilizzare il vostro IP per teletrasmettere a go go sulle reti. No, perché Hadopi è un progetto moribondo. Restano le opzioni streaming, reti criptate,i newsgroups, eccetera…
Giusto una domanda
Se si considera che più gli internauti teletrasmettono, più acquistano CD e DVD e che le cifre sono note (il pirata acquista in media 3,16 CD e DVD contro 1,81 della media dei francesi). Si può chiedere ai deputato che hanno votato a favore della legge: Signori, come andrete a compensare questa mancanza di introiti?
Con l’aratro davanti ai buoi
Il nuovo ministro della cultura ha appena insediato una commissione incaricata di studiare “sistemi per reperire risorse da destinare all’industria culturale. ” Alla buonora! Questa commissione è diretta da Patrick Zelnik, l’ex-direttore di Virgin, attuale direttore di Naïve, una società di produzione e distribuzione di beni culturali che ha nel suo catalogo i dischi di Carla Bruni. E’ accompagnato nella sua missione dall’ex ministro Jacques Toubon e da Guillaume Cerutti (ex-direttore del centro Pompidou e attuale direttore di Sotheby’s, sconosciuto su Wikipedia). Patrick Zelnik farà conoscere le sue proposte all’inizio di novembre.
fonte: Gizmodo France