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Quando Apple è “stupida, stupida, stupida”

Apple pensa che al di fuori degli Stati Uniti gli utenti abbiano l’anello al naso o comunque siano consumatori di serie B. Un amico ha acquistato un brano musicale su Apple Store. Voleva trasformarlo in suoneria per il suo iPhone. C’è un tasto apposito, in iTunes. Ha provato e riprovato e non ci è riuscito. Ha scritto al Supporto Apple e questa è stata la risposta: “gentile Signore, si possono creare suonerie solo con i brani acquistati su Apple Store USA”.

L’amico mi ha inoltrato la mail ricevuta dal Supporto:

“Hi Xxxxxx, 

Thank you for contacting the iTunes Store, my name is Jxxxx. I understand that you are trying to create a custom ringtone. I apologize for any inconvenience you have experienced, and I am here to assist you with this matter.

I have done some research and you cannot create custom ringtones in Italy. I am sorry for the inconvenience…

Custom ringtones. These ringtones are made using the ringtone editor in iTunes on a computer. The editor allows you to create a ringtone from just a portion of a ringtone-eligible song, and then purchase the result. Available in the U.S only”.

Un brano musicale acquistato su Apple Store in Italia costa 0,99 euro. Lo stesso brano costa 1,29 dollari su Apple Store U.S. Al cambio odierno sono 0,87 euro. Più o meno la stessa cifra. Dunque non è questione di prezzo. Si tratta di una scelta. Incomprensibile, assurda. Gli utenti italiani (o comunque extra USA) sono coloni. 

Lo so, stiamo parlando di suonerie, dunque di insulsaggini. E’ cosa seria, invece, la politica commerciale adottata da Apple. In puro stile yankee pre Obama. Gli utenti extra USA devono solo sborsare soldi. E i diritti dei consumatori? 

Questa vicenda mi ha ricordato un bellissimo film di Francis Ford Coppola, The Rainmaker (titolo italiano: L’uomo della pioggia, 1977  1997),tratto da un romanzo di John Grisham. La Great Eastern Life Insurance, una delle più grandi società d’assicurazione americane, non vuole riconoscere alcuna indennità per le cure a un cliente ammalato di leucemia. La madre del paziente non si arrende e, prima di ingaggiare l’avvocato Rudy Baylor (Tom Cruise  Matt Damon), scrive ripetutamente alla compagnia per sollecitare il pagamento. “La smetta di insistere – le rispondono – le abbiamo detto di no. Lei è stupida, stupida, stupida”.

 

 (se non si ha voglia di vedere tutto il trailer, la frase incriminata è a 1′ 07″)

Apple, in questa apparentemente banale vicenda, si sta comportando come la Great Eastern Life Insurance, ma è lei ad essere stupida, stupida, stupida.

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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