Autentico o taroccato? La risposta da Univocal Sign
20 Ottobre 2009 Pubblicato da RG
- 20 Ottobre 2009
- AU HASARD
- consumatori, sicurezza informatica
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Hai fatto un mutuo per comprare la borsa di Vuitton a moglie, amante o fidanzata e poi ti sei accorto che era taroccata? Ben ti sta, potresti acquistare oggetti più sobri. Comunque non succederà più, se prenderà piede l’invenzione – già brevettata – del ricercatore biellese Claudio Selva.
Si chiama Univocal Sign. E’ un’etichetta seminascosta che contiene la firma digitale del prodotto. Un codice digitale univoco, che permette di verificare, con un sms o via Internet, se si tratta di merce originale o contraffatta.
Univocal Sign è protetta da diciannove brevetti e aspetta soltanto che le grandi firme del made in Italy (o France, Germany, eccetera) la adottino. E’ un’etichetta composta da minuscole particelle esagonali che vengono disperse in modo casuale su di una superficie autoadesiva di 2 centimetri quadrati.
Le particelle cadono in modo casuale all’interno di ogni tessera e assumono posizioni ogni volta diverse (compreso l’orientamento dei vertici dell’esagono) in modo che nessun pezzo possa risultare uguale a un altro. Ogni singola etichetta (che ha una superficie tridimensionale grazie al rilievo dato dalle particelle) non e’ riproducibile.
La garanzia di autenticità è rafforzata dal percorso attraverso cui l’etichetta è applicata a un prodotto e poi attivata. L’immagine originale è immagazzinata in un database centralizzato e corredata di codice alfanumerico. Quando si applica il contrassegno a un abito o a una confezione, si collegano le caratteristiche dell’oggetto. A questo punto l’acquirente può inviare i codici o una foto scattata con il cellulare per avere la risposta di Univocal Sign. E’ autentico o taroccato?