Babele alfabetica sulla tastiera con i nuovi domini internet in arrivo nel 2010
27 Ottobre 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 27 Ottobre 2009
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- cittadinanza digitale, Icann, internet, linguaggi
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Presto potremmo essere costretti a usare alfabeti diversi dal nostro, per rintracciare siti internet arabi, giapponesi, coreani, russi e indi. In compenso, avremo meno spam e phishing da sedicenti organismi postali, perché le Poste di tutto il mondo potranno adottare il dominio .Post, ultimo arrivato.
Cominciamo dagli alfabeti. La rivoluzione è attesa entro la metà dell’anno prossimo, se tra qualche giorno a Seul l’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) si metterà d’accordo.
Gli incontri dell’Icann potrebbero aprire il mondo a domini in alfabeto arabo, coreano, giapponese, geco, indi e cirillico. “Si tratta del più grande cambiamento tecnico di Internet da quando e’ stato inventato 40 anni fa”, ha detto il presidente dell’Icann Peter Dengate Thrush. L’approvazione potrebbe arrivare venerdì.
In realtà gli utenti non dovrebbero neanche accorgersi del cambiamento, grazie a un sistema di traduzione che consentirà a differenti alfabeti di essere convertiti nel giusto indirizzo. “Siamo fiduciosi che funzionerà perché lo abbiamo testato per due anni”, ha detto Dengate Thrush.
L’Icann stima che circa la metà degli 1,6 miliardi di utenti di Internet nel mondo utilizzi una lingua scritta in un alfabeto diverso da quello latino. “Questo passaggio è quindi necessario non solo per metà degli utenti mondiali di Internet oggi, ma probabilmente per oltre la metà dei futuri utenti”, ha detto Rod Beckstrom, il nuovo amministratore delegato e direttore generale dell’Icann.
Quanto al dominio .Post, l’Unione postale universale (Upu) e l’Icann hanno concluso i negoziati perottenere un nome di dominio di primo piano su Internet (Tld). Permetterà agli operatori – Poste italiane inclusa – di sviluppare ulteriormente i servizi elettronici controllati.