Stop al VoIP: Vodafone sfida l’Authority?
24 Novembre 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 24 Novembre 2009
- ATTUALITA', RETI, SCENARI DIGITALI
- Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, consumatori, iPhone, telecom, vodafone, VoIP
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Sembra quasi una sfida all’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, la decisione di Vodafone di bloccare il traffico VoIP sugli smartphone, iPhone compreso. Significa blocco di Skype e di tutte le altre applicazioni che permettono di telefonare a tariffe alternative e più vantaggiose per gli utenti. Qualche giorno fa l’Authority ha avviato un’indagine conoscitiva, per rilevare eventuali comportamenti discriminatori attuati dagli operatori.
Vodafone motiva così la decisione: “E’ importante sapere che per ragioni legate alla tecnologia della banda larga mobile, l’effettiva velocità di connessione e il grado di congestione della rete dipendono dalla copertura disponibile nella zona, dal numero di clienti che utilizzano contemporaneamente il servizio, dalla quantità dei dati scaricati da ciascun cliente. Ad esempio, l’utilizzo di alcune applicazioni peer-to-peer e file sharing richiede un assorbimento elevato delle risorse di rete e di conseguenza può determinare un degrado della qualità media del servizio per tutti, soprattutto nelle ore di picco di traffico.
Vodafone, da sempre, rispetta il principio di neutralità nella gestione del traffico dati e verso i contenuti in transito sulla propria rete, e non impedisce alcun tipo di traffico o di servizio a meno di obblighi di legge o specifiche condizioni dell’offerta che ti invitiamo a verificare attentamente in fase di sottoscrizione.
Vodafone salvaguarda la qualità del servizio dati a vantaggio dei clienti per consentire a tutti di navigare in Internet in libertà e senza problemi. Per questo motivo Vodafone potrà limitare la velocità di connessione per quelle applicazioni che permettono lo scambio di file di grandi dimensioni e che quindi possono congestionare la Rete (ad es. peer to peer e file sharing).
Queste limitazioni, solo in orari di picco di traffico (tra le ore 7:00 e le ore 22:00) e solo per il tempo necessario, prevedono una velocità massima di 128 Kbps in invio (upload) e una velocità massima di 64 Kbps in ricezione (download).
Inoltre, qualora i clienti superino la soglia di 10 GB di traffico in un mese, Vodafone potrà applicare, per i 30 giorni successivi, le stesse limitazioni sulla velocità anche alle altre tipologie di applicazioni/traffico Internet”.
Motivazioni “tecniche”, almeno in apparenza, che sembrano confliggere con le finalità dell’inchiesta dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. “Secondo il Garante l’indagine “approfondirà i profili tecnici, economici e giuridici legati alla fornitura di tali prestazioni e valuterà se le strategie messe in atto da alcuni operatori mobili – di limitazione dei servizi in esame – siano compatibili con il quadro regolamentare vigente“.
Insomma, per circa 120 giorni verranno valutate “eventuali pratiche discriminatorie a danno di talune categorie di utenza, e, più in generale, il rispetto del principio di trasparenza delle offerte al cliente finale”. Sotto la lente l’intera filiera: operatori di rete e fornitori di servizi “al fine di garantire che non vi siano strategie che escludono o limitano la concorrenza nei mercati finali, a danno – in ultima analisi dei consumatori”.
Chi vuole fare telefonate usando Internet anche su iPhone deve acquistare iPhone Plus per 20 euro fino a 10GB di traffico VoIP al mese, ma solo se è cliente business.
La guerra delle telecom al VoIP continua, ma gli utenti – alla fine – vinceranno.