Rete sotto assedio: et voilà la tassa per la SIAE
16 Gennaio 2010 Pubblicato da Pino Bruno
Lo avevano annunciato e hanno mantenuto la promessa. La nuova tassa per fare un regalo alla SIAE è cosa fatta. Al danno si aggiunge la beffa: si chiama equo compenso, “Per remunerare, cioè, gli autori per il presupposto mancato compenso dovuto alla copie dei contenuti – musicali, audio, video – che i consumatori faranno per uso privato”. E’ un aiuto di Stato, scrive il giurista Guido Scorza. E’ un compenso per il lavoro, non una tassa, si difende la SIAE. Costerà cento euro a famiglia, ci fa sapere AltroConsumo, che sottolinea: “è una misura contraria allo sviluppo della tecnologia e del mercato digitale”…
Riflessione: nello scorso marzo la SIAE annunciò la sua partecipazione alla Class Action intentata negli Stati Uniti da autori ed editori nei confronti di Google Book Search, per violazione di copyright.
C’è da chiedere agli esperti di diritto. Non potrebbe la SIAE essere ripagata con la stessa moneta? Ci sono i presupposti?
Intanto non ci resta che comprare tecnologia all’estero, con buona pace per l’imprenditoria italiana.
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