Aerei senza pilota
27 Ottobre 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 27 Ottobre 2008
- ATTUALITA', SCIENZE
- Afghanistan, guerra
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Qualche pezzo grosso del Pentagono ha visto “Leoni per agnelli”, lo splendido film di Robert Redford su guerra, politica e giornalismo (anche se in Italia molti critici lo hanno definito verboso). Da qualche tempo in Afghanistan, per evitare troppe perdite umane, gli americani usano gli aerei telecomandati per fare i raid. La tecnologia al servizio della guerra fa passi da gigante. Provo a immaginare l’operatore che guida il drone con il suo joystick. Chissà cosa gli sembra. Forse lo hanno messo lì perché era bravissimo con i videogames sparatutto.
Prima gli aerei senza pilota servivano soltanto per le ricognizioni. Adesso sono armati. Scaricano bombe. Peccato che ammazzino anche gente che non c’entra. Ho trovato in rete il sito dell’Air Force Cyber Command. La home sembra la pubblicità di un gioco di guerra. Immagino che gli aerei senza pilota dipendano da loro. Forse mi sbaglio.
Mi sono imbattuto anche nel sito della Boeing, dove si pubblicizza J-UCAS. E’ un programma congiunto tra Boeing, Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA – l’ente di ricerca e sviluppo del Dipartimento della Difesa statunitense), US Air Force (Aeronautica militare statunitense) e US Navy (Marina militare statunitense), mirato a dimostrare la fattibilità tecnica, l’utilità militare ed i vantaggi operativi di un sistema basato su un aereo senza equipaggio. Eventuali missioni operative comprenderanno: annientamento delle difese aeree nemiche; attacco in profondità; azioni di guerra elettronica; raccolta di materiale di intelligence; sorveglianza e perlustrazione. X-45C/X45A Joint-Unmanned Combat Air Systems (J-UCAS) .
Se non sembra anche questa la pubblictà di un videogame!