Non c’è più Robert McCall che ha disegnato il futuro
2 Marzo 2010 Pubblicato da Pino Bruno
- 2 Marzo 2010
- BUONI ESEMPI, SCIENZE
- arthur c. clarke, fantascienza, Jules Verne, Nasa, SCIENZE
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Per quelli come noi, che sono cresciuti a pane e Giulio Verne, affascinati dalle illustrazioni di Alphonse de Neuville e Renè Paul, la morte di Robert McCall (1919 – 2010) segna la fine di un’epoca, quella dei disegnatori del futuro. Principe della fantascienza, Robert McCall ha vissuto intensamente i suoi novant’anni.
Ci ha fatto sognare con i suoi razzi, astronavi, cabine di controllo, navicelle e stazioni spaziali, piramidi volanti, città aliene e sottomarine, navette lunari, satelliti, telescopi, vele stellari.
Suo il poster che ha contribuito al successo di 2010 Odissea nello spazio, suoi i bozzetti che hanno ispirato Star Trek, suoi i francobolli dedicati alla missione Apollo-Soyuz.
Era un artista ma studiava come uno scienziato. Per questo la Nasa gli ha affidato il compito di raccontare per immagini l’avventura spaziale. Ci sono stati e ci sono altri artisti dello spazio, ma Robert McCall aveva una visione del futuro. Molti dipingono ciò che vedono, lui anticipava le cose, gli oggetti, le situazioni. Come Verne, come i grandi scrittori di fantascienza.
George Lucas, Arthur C. Clarke e Stanley Kubrick gli devono molto. E pure noi.