La memoria negata
20 Novembre 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 20 Novembre 2008
- ATTUALITA', SCENARI DIGITALI
- il sole 24 ore, neonazisti, olocausto
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Un turbinio di emozioni. Tutte negative. Video neonazisti in rete. L’incitazione all’odio del gruppo 99 fosse. Sembra incredibile, intollerabile, ma i mostri esistono, sono intorno a noi, fanno proseliti tra giovani e meno giovani. Per caso ieri sera, su Sky MGM, ho visto un vecchio film di Stanley Kramer sul processo di Norimberga, “Vincitori e vinti“. Bellissimo. Andrebbe proiettato nelle scuole medie superiori, fatto vedere a tutti i ragazzi. Mi ha rincuorato. Poi, questa mattina, ho ascoltato Nedo Fiano a “Vivavoce”, il programma di Radio 24- Il Sole 24 ore condotto da Alessandro Milan. Sono stato meglio. Non tutto è perduto, a patto che si ricominci a parlare con le nuove generazioni e si reprima duramente, anche con il carcere (come si fa in Germania) ogni manifestazione che esalti il nazismo e neghi l’olocausto.
Vincitori e vinti. Un film di Stanley Kramer. Con Maximilian Schell, Montgomery Clift, Richard Widmark, Burt Lancaster, Spencer Tracy, Judy Garland, Marlene Dietrich, Sheila Bromley, Bess Flowers.
Titolo originale: Judgement at Nuremberg. Drammatico, b/n durata 178 min. – USA 1961.
Scritto da Abby Mann che adattò un suo teledramma, il film ricostruisce in chiave romanzesca il processo di Norimberga del 1948 contro i criminali di guerra nazisti. Questa verbosa maratona giudiziaria è, forse, il più compatto e armonioso film del produttore-regista S. Kramer, e un tipico frutto culturale della presidenza di J.F. Kennedy. Saggio di oratoria democratica ad alto livello, è affidato a un all star cast nel quale bisogna segnalare i brevi e intensi interventi di J. Garland e M. Clift. 8 nomination ai premi Oscar e 2 statuette, una per lo sceneggiatore Abby Mann e l’altra a M. Schell.
(fonte: Il Morandini, Zanichelli Editore)
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Radio 24 – Il Sole 24 ore
A settant’anni dalla promulgazione delle leggi razziali, nel nostro paese c’è ancora chi mette in dubbio l’orrore civile e materiale dello sterminio e il ruolo svolto anche dall’Italia. In un liceo di Roma, un professore ha negato l’esistenza della Shoah e della veridicità dei campi di sterminio di fronte ad una scolaresca appena tornata proprio da Auschwitz. Alessandro Milan ne parla a Viva Voce, a partire dalle 9, con Nedo Fiano. Un italiano che – poichè di religione ebraica – venne deportato ad Auschwitz il 16 maggio del 1944 assieme alla sua famiglia. Unico superstite tra i suoi 11 familiari, fu liberato a Buchenwald, dove le SS in fuga lo avevano trasferito alla fine della guerra.
Va scaricato in podcast e conservato. Da far ascoltare a figli, nipoti e loro amici.