In Italia serve fibra non DSL
11 Dicembre 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 11 Dicembre 2008
- RETI, SCENARI DIGITALI, SCIENZE
- adsl, banda larga, digital divide, divario digitale, fibra ottica
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“Ormai l’infrastruttura esistente, basata principalmente su DSL, inizia ad essere inadeguata alle nuove esigenze. In mancanza di interventi decisi, anche da parte del governo, c’è il rischio di ampliare il digital divide, anziche’ ridurlo”. Parola di Stefano Lorenzi, amministratore delegato di Alcatel-Lucent, che oggi a Parigi ha partecipato all’Innovation Day organizzato dal suo gruppo.
In un’intervista a Tullio Giannotti dell’Ansa, Lorenzi afferma: “Abbiamo gia’ portato a termine in Italia soluzioni per l’IPTV (la nuova frontiera della tv digitale, ndr) possibili sulle linee che sfruttano la banda larga. Qui a Parigi possiamo vedere alcune applicazioni di tutto questo, come la pubblicita’ mirata alle esigenze o ai desideri dell’utente o la maggiore capacita’ interattiva della tv, che consente ad esempio di ordinare una pizza mentre si vede un film. Tutto cio’ ha un’applicabilita’ immediata, il problema e’ che in Italia, per la IPTV ma anche per le linee che consentono il trasferimento di dati ad alta velocita’ NGN, non solo abbiamo il 10% della popolazione che non ha accesso alla banda larga di nessun tipo, ma ormai l’infrastruttura esistente, basata principalmente su DSL, inizia ad essere inadeguata alle nuove esigenze. In mancanza di interventi decisi, anche da parte del governo, c’è il rischio di ampliare il digital divide, anziche’ ridurlo”.
Tra le novità presentate all’Innovation Day, c’è anche il Tikitag, il nuovo strumento messo a punto grazie alla tecnologia NFC (Near Field Communication) nei Bell Labs americani per la connessione a breve distanza di qualsiasi oggetto di uso quotidiano con terminali di servizi e applicazioni on line. “Il principio e’ quello gia’ utilizzato nei moderni skipass degli impianti di risalita in montagna – spiega Lorenzi – ma lo sviluppo di Tikitag e’ quasi infinito, a cominciare dall’interattivita’ nelle ferrovie e nei trasporti in genere”.