Banda larga: rame e fibra, canguri e tartarughe
21 Giugno 2010 Pubblicato da RG
Presto in Australia il doppino di rame sarà archeologia industriale, perché sarà sostituito dalla fibra ottica. Nel paese dei canguri è dunque imminente lo switch off dal rame alla fibra, mentre nel paese delle tartarughe la possibilità che il Governo vari una legge ad hoc, magari sul modello della transizione dalla tv analogica a quella digitale è ancora “prematura”, dice il viceministro per le comunicazioni, Paolo Romani. Antipodi digitali.
In Australia il colosso delle telecomunicazioni Telstra (erede privatizzata di Telecom Australia) trasferirà milioni di utenti alla rete nazionale a banda larga superveloce Nbn, promessa dal governo laburista, e chiuderà la vecchia rete di rame e cavi, in cambio di un contributo pari a oltre 7,5 miliardi di euro, grazie a un accordo per ristrutturare l’intero settore.
Dopo un anno di difficili negoziati, i vertici della Telstra hanno firmato un accordo per realizzare il nuovo network da 100 megabit al secondo (costo pari a circa 30 miliardi di euro), che dovrà raggiungere le località più remote del Paese. La nuova societa’ NbnCo a sua volta verserà un contributo a Telstra per utilizzare le sue condutture, canali e centraline per ospitare la nuova rete in fibre ottiche, riducendo così costi e tempi e assicurando che la rete stessa resti in massima parte coperta.
In una conferenza stampa insieme al direttore della Telstra David Thodey, il premier Kevin Rudd ha salutato la firma come ”il momento in cui il governo australiano e l’industria uniscono le forze per rivoluzionare il settore delle comunicazioni nel Paese”.
In Italia i progetti per la larga banda sono considerati un costo, più che un investimento. Telecom spende ogni anno 700 milioni di euro per la manutenzione e il ripristino della rete in rame e il Governo ancora non sblocca gli 800 milioni promessi per la larga banda. Giovedì 24 giugno tutti i protagonisti di questa vicenda sono stati convocati dal viceministro Romani.
“Si aprirà uno straordinario percorso di innovazione del Paese” oppure assisteremo alla solita melina di Telecom? Vinceranno i canguri o le tartarughe?