Shopping on line in Europa: l’Operazione Pulizia ha dato buoni risultati
16 Settembre 2010 Pubblicato da Pino Bruno
- 16 Settembre 2010
- BUONI ESEMPI, SCENARI DIGITALI
- commercio elettronico, consumatori, e-commerce, shopping on line, unione europea
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E’ passato un anno dall’avvio dell’”Operazione Pulizia” lanciata dalla Commissione Europea per spazzare via dal web i commercianti disonesti di prodotti elettronici di largo consumo, come macchine fotografiche digitali e apparecchi di ascolto. Il bilancio, tracciato dal commissario UE per la salute e i consumatori, John Dalli, è più che soddisfacente. Dopo le ispezioni, oggi l’84 per cento dei siti è in regola con la legge, mentre all’inizio dell’indagine la percentuale era del 44 per cento.
L’Unione non si riposa sugli allori e rilancia con i siti destinati alla vendita on-line di biglietti per eventi culturali e sportivi. Sono stati ispezionati 414 siti: 167 (41%) sono risultati conformi, ma 247 (60%) verranno sottoposti a ulteriori accertamenti per infrazioni alle norme a tutela dei consumatori. Quando contattano i venditori interessati, le autorità nazionali li interrogano per ottenere chiarimenti sulla loro posizione o una correzione degli aspetti problematici emersi.
I principali aspetti problematici sono:
• informazioni mancanti, incomplete o fuorvianti sul prezzo (ad esempio, tasse diritti amministrativi occulti): il 74% dei siti web ha aspetti problematici;
• termini e condizioni scorretti (ad esempio, mancata garanzia di consegna in tempo del biglietto o esclusione del rimborso in caso di annullamento): il 73% dei siti web ha aspetti problematici;
• informazioni mancanti, incomplete o fuorvianti sul venditore (ad esempio, il venditore sostiene falsamente di essere un rappresentante autorizzato): il 48% dei siti web ha aspetti problematici.
Ma torniamo all’elettronica. L’indagine (“operazione di pulizia”) è partita nel maggio 2009 ed è stata fatta dalle autorità nazionali dei 26 Stati membri, della Norvegia e dell’Islanda. Sono state individuate scorrettezze riguardo a informazioni risultate fuorvianti sui diritti dei consumatori, all’indicazione del prezzo e alla mancanza di una serie di informazioni relative al venditore (IP/09/1292). In tali siti sono nel frattempo intervenute delle correzioni e, ove necessario, sono state imposte sanzioni.
John Dalli, dice che “Queste iniziative garantiscono che la legislazione UE a tutela dei consumatori viene applicata con rigore in modo che i prezzi risultino trasparenti e le informazioni veritiere. I risultati odierni dimostrano che esse hanno còlto l’obiettivo. Ciò rafforza la fiducia dei consumatori e di questa spinta beneficeranno anche le imprese più serie. Siamo decisi a continuare queste ispezioni e stiamo già mirando al prossimo settore problematico”.
Queste “operazioni di pulizia” consistono in ispezioni guidate dalla UE e svolte dalle autorità nazionali. Gli Stati membri effettuano simultaneamente controlli coordinati per individuare violazioni delle leggi a tutela dei consumatori in un settore particolare. Le autorità interrogano gli operatori sulle presunte irregolarità e chiedono loro di prendere eventuali provvedimenti correttivi.
L’indagine sull’elettronica di consumo è avvenuta nel maggio 2009. Le autorità di tutta Europa hanno controllato la conformità alla legislazione che tutela i consumatori UE dei siti web che vendono prodotti elettronici. Sono state ispezionate 6 categorie di prodotti di consumo come: apparecchi di ascolto individuale, macchine fotografiche e telefoni cellulari. Da allora, le autorità nazionali hanno continuato i controlli sulle infrazioni per garantire la correttezza dei siti e, ove necessario, hanno imposto sanzioni.
Risultati delle “operazioni di pulizia”.
In generale, dei 369 siti web in origine controllati, 310 (84%) soddisfano ora le norme europee di tutela dei consumatori, contro i soli 163 siti (44%) del maggio 2009. Le sanzioni per un’infrazione confermata vanno dalla multa alla chiusura del sito.
Rispetto agli elementi problematici inizialmente individuati:
- informazioni su diritti dei consumatori: l’86% dei siti web ispezionati danno ora informazioni chiare e precise secondo la legge (ad esempio, sul diritto a restituire il prodotto senza addurre motivi e sul periodo legale di garanzia); nel maggio 2009 erano il 64%;
- informazioni sul prezzo finale: il 94% dei siti web ispezionati danno ora informazioni chiare e precise sui costi totali (spese di spedizione e tutti i costi aggiuntivi compresi); nel maggio 2009 erano il 75%;
- informazioni sull’identità del venditore: il 95% dei siti web ispezionati fornisce ora le dovute informazioni sul venditore (nome, indirizzo, e-mail); nel maggio 2009 erano l’82%.
Le prossime tappe
Le autorità nazionali continuano a lavorare sui casi in sospeso. Per i casi transfrontalieri, sono in contatto con le rispettive controparti dell’altro paese. Il nuovo sistema di ispezioni nell’intera UE continuerà a funzionare, con le nuove operazioni e le iniziative congiunte progettate per l’anno prossimo.
Le UE sweeps riguardano anche il mondo della telefonia cellulare (il commercio delle suonerie) e quello del trasporto aereo.
Fonte: Commissione Europea