e-Government: il Libretto Sanitario Elettronico di Treviso
20 Febbraio 2009 Pubblicato da Pino Bruno
- 20 Febbraio 2009
- AMBIENTE, APPROFONDIMENTI, BUONI ESEMPI, E-GOVERNMENT, SCENARI DIGITALI, SICUREZZA
- best practice, E-GOVERNMENT, e-Healt
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Mi sono sforzato di capire perchè a Treviso si e altrove no. Poi ho pensato: quella di Treviso si chiama ULSS mentre le altre si chiamano ASL. Nelle ULSS si cavalca l’innovazione, nelle ASL si soccombe alle scartoffie. Battute a parte, vale la pena di raccontare l’esperienza d’avanguardia dell’Azienda Unità Locale Socio Sanitaria 9 di Treviso che, in collaborazione con PosteCom, ha deciso di alleviare i disagi dei cittadini/utenti/pazienti con il Libretto Sanitario Elettronico. E’ un servizio che funziona già. Si aggiunge alla consegna domiciliare dei referti medici e al pagamento del ticket sanitario all’ufficio postale. Laddove si dimostra che e-Government e e-Healt non sono soltanto parole a spiovere nei convegni.
Cos’è il Libretto Sanitario Elettronico? E’ un archivio digitale personale per scaricare i referti medici online, conservarli e visualizzarli quando serve. Grazie alla firma digitale in dotazione a medici e funzionari, i referti sono a disposizione degli utenti entro sei-dodici ore. La riservatezza dei dati personali è garantita dal Centro Servizi PosteSalute di Postecom, che gestisce i dati sensibili nel rispetto della legge sulla privacy, e poi consegna e archivia nel Libretto del paziente tutti i referti clinici e diagnostici prodotti in formato digitale. Quando il referto è pronto, l’utente riceve un sms. A quel punto ci si collega al portale www.postesalute.it, si inseriscono codice fiscale e password e si accede alla storia clinica personale. Si può anche analizzare l’andamento dei singoli parametri, grazie a un sistema grafico di confronto.
I vantaggi sono indubbi. Pensiamo ad un ricovero d’urgenza. All’arrivo in ospedale, i medici possono consultare immediatamente il Libretto Sanitario Elettronico e agire di conseguenza. A Treviso il settantadue per cento dei referti raggiunge il cittadino per via informatica”. Per il momento il servizio è gratuito, poi il cittadino dovrà pagare, anche se – visti i risparmi – dovrebbe essere la ULSS a farsene carico.
Già, i risparmi. Denaro, stress, ambiente. Ecco i dati resi noti dalla ULSS di Treviso:
“L’idea – dice Claudio Dario, direttore generale della ULSS 9 di Treviso – nacque dodici, tredici anni fa per risolvere, paradossalmente, la crescente protesta per la mancanza di parcheggi. Il nostro ospedale ha parcheggi per 1200 posti auto e non capivamo come ciò potesse essere possibile. Cercammo, dunque, delle soluzioni. La prima fu quella di attivare le prenotazioni telefoniche, la seconda quella di avviare nuove modalità di gestione dei referti in modo da portarli direttamente a “casa” dell’utente.
Ci avviammo così verso la strada dell’innovazione tecnologica, che permettesse di estrarre il documento sanitario da qualunque luogo, utilizzando la piattaforma internet, favoriti anche dal fatto che l’Italia, primo tra i paesi europei, aveva realizzato, nel 2001, la normativa sulla certificazione legale dei documenti elettronici.
Nel 2007, sulla base dell’esperienza trevigiana nel progetto TeleMed-ESCAPE, è nata la collaborazione con Poste Italiane. Dopo due anni, il Libretto Sanitario Elettronico è diventato operativo. Il vero driver del progetto sono stati i cittadini. Con il progetto TeleMed.ESCAPE, avviato nel 2003, che permetteva di scaricare direttamente i referti dal web, abbiamo raggiunto il picco del 72% di referti estratti dal cittadino, il 52% dei quali in fasce orarie non di ufficio. Era stato realizzato uno sportello attivo 7 giorni su 7 e h24.
In collaborazione con il CERGAS Bocconi – aggiunge Claudio Dario – abbiamo valutato anche il valore economico di questo servizio, rilevando che, su un finanziamento iniziale di 500mila euro, è stato generato risparmio per il triplo del valore dell’investimento iniziale. Questa esperienza è, oggi, alla base del Libretto Sanitario Elettronico, che è la raccolta della documentazione sanitaria relativa al singolo cittadino, utilizzabile anche da medici non residenti a Treviso. Si apre, dunque, un nuovo scenario, con nuove prospettive di implementazione, che saranno valutate nel prossimo triennio”.
Al progetto collabora l’azienda veneta Solinfo.
Nota personale. Sono andato sul sito di PosteSalute. C’è scritto “Chiedi alla tua struttura sanitaria se sono disponibili per te i seguenti servizi:
- Referto Online
Per consultare online e scaricare i tuoi referti. - Libretto Sanitario Elettronico
Per consultare i referti online e conservarli in un archivio digitale sempre accessibile. Per usufruire di questo servizio devi aver effettuato l’attivazione a Referto Online. - Posta Check Up@
Per ricevere i referti a domicilio in forma cartacea oppure via e-mail in forma digitale. - Posta Home Care
Per ricevere i farmaci prescritti dal medico di base direttamente a domicilio.
Io vivo a Bari. L’ho chiesto alla mia struttura. Non sanno neanche di cosa si tratta. Già, qui si chiama ASL, non ULSS… meglio mettersi in coda