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Metti una sera a cena con Obama

Lo so, il titolo del post è abusato, ma l’evento merita una riflessione. Il presidente degli Stati Uniti d’America, che ha fatto dell’innovazione tecnologica uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale che lo ha portato alla Casa Bianca, invita a cena, lontano dai riflettori, il Gotha del mondo digitale. Un brainstorming con le più brillanti menti tecnologiche del Paese. Nessun altro capo di Stato lo ha mai fatto. Forse soltanto la Gran Bretagna, con l’incarico affidato al creatore del web, Sir Tim Berners-Lee, di rivoluzionare l’eGovernment di Sua Maestà.  Un caso isolato, comunque. L’approccio di Obama sembra diverso.

Il presidente americano vuole che il brainstorming sull’innovazione abbia una ripercussione virtuosa sull’economia. Obama chiede nuove spese per tecnologia e istruzione, banda larghissima, treni ad alta velocità. Vuole che l’industria digitale diventi volano di occupazione e sviluppo. Vuole più posti di lavoro e che l’America torni ad essere il cuore globale della ricerca.

Presi singolarmente, i colossi del web, del software e dell’hardware, sono corazzate che navigano isolate. Obama ne vuol fare flotta. Una Armada Invencible che lavori – ovviamente – per i profitti aziendali, ma soprattutto per tirar fuori l’America dalle secche della crisi.

Ecco la sfida lanciata da Obama a

  • Steve Jobs, Apple
  • Eric Schmidt, Google
  • Mark Zuckerberg, Facebook
  • Carol Bartz, Yahoo!
  • John Chambers, Cisco Systems
  • Dick Costolo, Twitter
  • Larry Ellison, Oracle
  • Art Levinson, Genentech
  • Steve Westly, The Westly Group
  • Reed Hastings, Netflix
  • John Hennessy, Stanford University:

raddoppiare le esportazioni entro cinque anni, per contribuire a sostenere e creare nuovi posti di lavoro, piani di spesa per l’istruzione e una nuova iniziativa per aiutare piccole imprese e start-up. Il gruppo ha anche discusso le strategie per incoraggiare i giovani a studiare scienza, tecnologia, ingegneria e matematica e intraprendere una carriera in questi campi. Entro dieci anni l’America dovrà sfornare nuovi cervelli, nuove eccellenze, nella scienza e nella matematica.

La cena con Obama (Official White House Photo by Pete Souza) cliccare per ingrandire

Alla cena non ha partecipato il CEO di Intel, Paul Otellini, ma Obama lo aveva incontrato venerdì scorso, e dunque anche Intel fa parte del brainstorming. Incuriosisce l’assenza di Microsoft, ma di certo Obama non potrà fare a meno della regina del software.

Un modello, l’approccio del presidente degli Stati Uniti d’America, per tutti i governi.

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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