Champions League: dove vai se l’alta definizione non ce l’hai?
22 Febbraio 2011 Pubblicato da RG
- 22 Febbraio 2011
- SCENARI DIGITALI
- calcio, sky, televisione
- 1 Commento
Rullino i tamburi. L’appuntamento del 15 febbraio con la Champions League non sarà soltanto un evento sportivo. Serve tecnologia, alta definizione, dettaglio. Sono giorni difficili, per il calcio. Proprio ieri il presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta – a proposito degli errori degli arbitri – ha detto che “il no alla tecnologia è incomprensibile. Nel calcio attuale sappiamo di dover convivere con gli errori arbitrali. Alla fine, resta un dato di fondo: più si va avanti, più è difficile capire la rinuncia preventiva agli aiuti della tecnologia”. Poiché, si sa, gli italiani sono un popolo di arbitri, l’alta definizione diventa una necessità, quasi un obbligo.
D’altronde a ogni partita è la stessa storia. Il gol c’è o non c’è. Il fallo o il fuorigioco pure. Arbitro cornuto. No, imparziale. E giù fiumi di blablà radiofonici e televisivi, paginate di giornali rosa, dispute da bar e ufficio. Prima o poi, volenti o nolenti, la tecnologia entrerà anche negli stadi e, chissà, si ridimensioneranno anche le risse verbali che alimentano scontri fisici e incidenti tra pseudo tifosi.
Dunque, osservare nel dettaglio la posizione del calciatore (è fuorigioco?) non ha prezzo. Contano i centimetri, se non i millimetri. In attesa che le tecnologie entrino sul campo di gioco, come auspica Beretta, la soluzione è il decoder HD, rimedio per valorizzare la potenzialità dei televisori di ultima generazione.
Grazie alla combinazione di un televisore HD READY, con connessione HDMI e protocollo HDCP, e un decoder in Alta Definizione (My Sky HD o Sky HD) sarà possibile vedere tutti i programmi preferiti in HD ed essere costantemente aggiornati su quello che la programmazione Sky propone.
Sky trasmette in alta definizione anche film, cartoni ed eventi imperdibili, come la Notte degli Oscar 2011, in diretta il 27 Febbraio.
x