Per carità, le tabelle sono tabelle, ma è possibile che in un paese in cui si muore di lavoro come se piovesse, nessuno in Parlamento chieda di aggiornare il Decreto Legge 30 giugno 1965 n° 1124? Quel provvedimento di quarantatrè anni fa fissa i criteri per i risarcimenti degli infortuni sul lavoro. Succede così che
Si dice teatro e si pensa alla tradizione più classica. Invece la tecnologia avanza tra stucchi e sipari, come racconta Hans Sachs dell’agenzia Il Velino in questo bel reportage sui surtitles: Quest’anno ricorre un venticinquennale di cui in Italia pochi si sono accorti: l’introduzione nei teatri d’opera dei surtitles (i sovratitoli), termine brevettato nel 1983
Dai Presìdi del Libro creati dall’editore Giuseppe Laterza alla tesi di laurea in formato e-Book, adatto per il lettore Iliad. E’ la prima del genere in Italia. Appuntamento l’8 novembre a Urbino.
Pubblicato da Pino Bruno
27 Ottobre 2008
ATTUALITA'
Ha un quarto di secolo e in verità è un po’ invecchiato, nonostante i continui restyling, ma io continuo a preferirlo agli altri. Microsoft Word compie venticinque anni. La gallina dalle uova d’oro di Redmond è tuttora il re dei word processor, con cinquecento milioni di utenti legali, più almeno altrettanti con la licenza craccata.
Qualche pezzo grosso del Pentagono ha visto “Leoni per agnelli”, lo splendido film di Robert Redford su guerra, politica e giornalismo (anche se in Italia molti critici lo hanno definito verboso). Da qualche tempo in Afghanistan, per evitare troppe perdite umane, gli americani usano gli aerei telecomandati per fare i raid. La tecnologia al servizio
Il cimitero di Bari è terra di nessuno. Bande di delinquenti in motorino scorrazzano tra i viali e le tombe, fanno lo slalom tra i visitatori. Se tenti uno sguardo indignato, ti fulminano con gli occhi. Fanno intendere di avere la pistola. Dunque “fatti i c…. tuoi“.
Sulla perquisizione subita dalla giornalista genovese Ilaria Cavo interviene anche l’Ordine Nazionale dei Giornalisti: “Il rischio è che si precipiti davvero nel ridicolo.
Qual è lo stato di salute della libertà di stampa nel mondo? In Europa siamo messi abbastanza bene. L’Italia è in calo, rispetto al 2007. E’ al quarantaquattresimo posto (su centosettantatrè) e precede soltanto Polonia, Romania e Bulgaria. Nel 2007 era trentacinquesima in classifica. Ecco il rapporto 2008 di Reporters Sans Frontieres (RSF), pubblicato sul
La giornalista? Più pericolosa di un killer, inquisito per l’omicidio di una donna a Sanremo e per l’assassinio di un’altra a Genova. Due donne uccise dopo mesi di minacce. Il processo per l’omicidio di Genova a due anni dai fatti è ancora da fissare, ma la procura genovese ha trovato tempo e modo di impegnare
Infortuni sul lavoro. Il bollettino dei morti è quotidiano. Dodici in cinque giorni, ma la classifica potrebbe essere già stata superata mentre scrivo questo post. “La morte bianca“è una miniserie televisiva della Rai, curata e diretta dal regista Paolo Carrino. Si ispira a storie vere ed incidenti sul lavoro realmente accaduti. Come questa, agghiacciante. Molte
Fa un brutto effetto, vedere oscurare il sito di una università prestigiosa come quella di Palermo, sia pure per un solo giorno. L’effetto diventa pessimo se si leggono le motivazioni – tutte condivisibili – che hanno portato alla decisione del Senato Accademico. Eccole: