Anche questa è una bella notizia. 3 Italia commercializzerà iPhone a partire da luglio, rompendo il trust di Tim e Vodafone, che – evidentemente – si sono accordati su prezzi e tariffe (eccessivi, come rileva Il Sole 24 ore).
E ci credo che Nightjack fosse sempre sulla palla della nera, con il suo blog (ormai chiuso). Bruciava sul tempo e sulla notizia i cronistacci con le croste, quelli che anche al tempo di internet consumano le suole a cercare il fatto. Nightjack era allo stesso tempo fonte e divulgatore, perchè di mestiere fa (faceva?)
Twitter ha rinviato la manutenzione programmata, su invito della Casa Bianca, per evitare di spezzare il fil rouge che anima la protesta iraniana. I media di tutto il mondo sottolineano il ruolo strategico del social network essenziale e minimalista.
Mario Cervi è da sempre giornalista senza peli sulla lingua. L’esatto contrario di un usignolo dell’Imperatore. Per questo le considerazioni sulla legge sulle intercettazioni, affidate ad un articolo sul Giornale, sono particolarmente significative. Il titolo è “Giusto tutelare la privacy ma i criminali brindano“. Da leggere con attenzione.
In Francia l’Hadopi è stata stoppata dalla corte costituzionale. In Italia l’emendamento D’Alia è stato cassato. Stavamo tirando un sospiro di sollievo quando è arrivata la doccia fredda del decreto sulle intercettazioni che, per quel che riguarda l’obbligo di rettifica, sembra equiparare i blogger ai direttori responsabili dei giornali. Riprendono così fiato gli integralisti. E
Lorenzo Del Boca e Enzo Iacopino, presidente e segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, hanno così commentato l’approvazione del provvedimento sulle intercettazioni.
“La corsa ai decoder e’ appena partita – scrive Gianluca Vacchio per l’agenzia di stampa Il Velino – e nella guerra digitale spunta l’outsider”. Il giornalista descrive uno scenario credibile della piccola rivoluzione che di qui a pochi anni ci costringerà a traslocare (alcuni lo hano già fatto o lo stanno facendo) dalla tv analogica a
Un appello unitario al Parlamento a modificare il provvedimento, unito ad una serie di critiche nel merito al testo, e’ arrivato dalla Federazioni degli editori e dalla Federazione della stampa, per le quali il Ddl viola “il fondamentale diritto della liberta’ d’informazione, garantito dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
Forse è stata l’unica vera novità di queste sonnacchiose elezioni europee. Parlo dei pirati svedesi, ovviamente, che hanno conquistato un seggio a Strasburgo. Molti giornali italiani hanno relegato la notizia tra le curiosità. Light news. Claes Lönegård, giornalista del settimanale svedese Fokus tratteggia invece un profilo molto serio. La libertà della rete – lo dimostra la
L’Hadopi è stata bocciata dalla Corte Costituzionale francese. La legge liberticida che costringeva i provider a estromettere dalla rete gli utenti che scaricavano musica e film protetti dal copyright non è più valida. Doccia fredda per i lobbisti delle major discografiche e cinematografiche, che facevano leva sull’Hadopi per indurre gli altri governi europei a seguire
E’ singolare che Facebook se ne freghi ampiamente della legislazione extra-Usa e poi ricorra alla norme italiane per combattere il cybersquatting a suo danno. Così il Centro Risoluzione Dispute Domìni ha restituito al social network l’indirizzo http://www.facebook.it registrato a nome di tale John Michael Preston. Un caso evidente di accaparramento, ha sentenziato il CRDD, un