E due. Dopo l’eBook gratuito del prof Giovanni Ziccardi per Marsilio – Il giornalista hacker – ecco un altro prezioso strumento per chi ha voglia di cimentarsi con la pratica del giornalismo investigativo in Rete. Lo ha scritto Leonida Reitano per Minerva Edizioni e ha per titolo Esplorare Internet – Manuale di investigazioni digitali e
C’era una volta, agli albori del web, la pubblicità del pastore sardo che avrebbe fatto fortuna vendendo le sue caciotte sulla rete. Suggestiva ma pur sempre pubblicità. Solo uno su mille ce la fa e le eccezioni confermano la regola. Da un paio di giorni gira vorticosamente in rete la vicenda di Tomáš Vejmola, undicenne
Celia Guimaraes, giornalista di RaiNews24, è andata a Google Italia per intervistare il Chief Economist del colosso digitale, Hal Varian, venuto in Italia per ritirare il premio ‘E’ giornalismo’ assegnato al motore di ricerca. Ecco il suo racconto per il mio blog. Milano, Corso Europa 2. La fermata della metro più vicina è San Babila. Un
Ho scritto così ai lettori del mio nuovo giornale. “Da qualche giorno dirigo l’edizione italiana di Tom’s Hardware, magazine che negli anni ha conquistato un ruolo di primo piano nel racconto della rivoluzione digitale e scientifica, dei suoi tanti pregi e degli immancabili limiti e pericoli. È una testata prestigiosa, seguita ogni giorno con interesse
È successo al settimanale Internazionale ma nell’”incidente” potrebbe incorrere qualsiasi altro organo di informazione online. Per due giorni il sito del giornale è rimasto pressoché inaccessibile a causa di un messaggio di allarme di Google che, da qualsiasi browser, avvertiva della presenza di codice maligno. Il direttore, Giovanni De Mauro, racconta “la piccola storia” nell’editoriale
Un arresto come tanti, un episodio banale. Sarebbe passato inosservato se non ci fosse stato per caso un filmaker a riprenderlo con i suoi Google Glass. Il filmato finisce su YouTube e l’autore, il regista Chris Barrett, dice che è un esempio della rivoluzione che verrà quando gli occhialini a realtà aumentata diventeranno più popolari
Twitter come fonte giornalistica primaria? La risposta è sì se si parla di grandi fatti di cronaca, eventi disastrosi, appuntamenti sportivi di particolare rilevanza, a patto che non sia l’unica, che la notizia venga confrontata con altre fonti e che il giornalista non faccia retweet o copia&incolla prima di averla incrociata e verificata. In fondo
Il ben più vasto scandalo PRISM – Datagate ha fatto passare in secondo piano la vicenda dei telefoni dei giornalisti dell’Associated Press messi sotto controllo dal Dipartimento di giustizia statunitense. È successo appena un mese fa, poi però è esploso il caso Edward Snowden. Spia caccia spia. I giornalisti, si sa, sono obiettivi particolarmente ghiotti
Solo Parrot in meno di tre anni ha venduto cinquecentomila AR.Drone. Non parliamo di droni cattivi, quei robot volanti che sparano, lanciano missili e bombe e uccidono. Il mercato dei droni per usi civili è in piena espansione, tanto che le autorità di controllo del traffico aereo cominciano a porsi il problema di regolamentarne il
Quindici secondi che potrebbero fare la differenza. Quindici secondi per videoraccontare piccole e grandi storie. Instagram passa dalle immagini statiche a quelle in movimento. Un piccolo passo per Facebook, un grande passo per la comunità mondiale di videomakers, che adesso hanno un’altra piattaforma su cui riversare filmati da condividere. Riuscirà il nuovo Instagram a scalfire
Ai giovani italiani i TG piacciono sempre meno: otto su dieci preferiscono informarsi quando vogliono su YouTube, privilegiando i dispositivi mobili e snobbando l’apparecchio da salotto. Se non è de profundis per la “vecchia” televisione, poco ci manca. D’altronde il sociologo Manuele Castells ce lo ha detto più volte: “la TV è in fase di