Dimitri Deliolanes, giornalista, corrispondente dall’Italia della Ellinikí Radiofonía Tileórasi (ERT), il servizio radiotelevisivo pubblico greco “spento” ieri sera per decisione del governo di Atene, mi ha raccontato cosa c’è dietro l’oscuramento dei trasmettitori. “Per tutti noi è stato un fulmine a ciel sereno. Nessuno se lo aspettava e, soprattutto, si aspettava una decisione così drastica. Persino durante la seconda guerra
Sarà un caso, ma se uno fa il sottosegretario con delega all’editoria, la prima cosa che gli viene in mente è cercare di mettere lacci e lacciuoli a Internet. Ci aveva già provato nel 2008 Ricardo Franco Levi (PD). Vuole riprovarci Giovanni Legnini (anche lui PD), che oggi sul Corriere della Sera la spara grossa. Dice
Pillole di pragmatismo e saggezza da Peter Kann, giornalista di razza, uno dei più noti inviati di guerra americani, premio Pulitzer nel 1972 per i suoi reportage sul conflitto tra India e Pakistan ed ex presidente del Wall Street Journal: “il buon giornalismo non sempre dà adito a un successo editoriale, ma un giornalismo scarso porta
Informatici senza Frontiere è un gruppo di professionisti che ha deciso di aiutare le persone a superare il divario digitale o ad affrontare emergenze, ovunque ce ne sia bisogno. Volontariato nobile, per portare conoscenze e strumenti informatici a chi è emarginato o in difficoltà. L’ultimo progetto si chiama Strillone, app gratuita per smartphone, tablet e
Qualcuno sosteneva che il mestiere di spia sarebbe morto con la fine della Guerra Fredda. Niente di più sbagliato. Piuttosto è cambiato il modo di spiare e sono variati gli obiettivi. Adesso tutti spiano tutti, in un vortice che ingoia regole, etica, deontologia.
Ieri hanno colpito e affondato Dan Brown (avrà toccato ferro?) con un falso account Twitter di Umberto Eco. Lo scrittore americano è vivo è vegeto ed Eco, ovviamente, era all’oscuro di tutto. Comunque per qualche ora la notizia è rimbalzata sulla rete grazie al retweet facilone di chi rilancia di tutto e di più, senza
C’è giornalismo e sciacallaggio. L’intervista al figlio dell’attentatore di Palazzo Chigi è uno dei tanti episodi in cui il sonno di ogni ragione deontologica genera mostri di cui è bene vergognarsi. Va bene indignarsi sui social network, ma si può fare di più. Come difendersi? Ogni cittadino ha il diritto/dovere di segnalare le violazioni deontologiche dei
Copiare e incollare comunicati stampa senza cambiare una virgola, correggere refusi e imprecisioni, verificare e incrociare le informazioni contenute, approfondire la notizia, non citare la fonte, è antico vezzo del giornalismo, in Italia e nel resto del mondo. Nessuno può scagliare la prima pietra. Ci siamo cascati tutti Una volta? Due? Talvolta? Spesso? Peccato mortale
Ieri a Wall Street è scattato l’Indice della paura, a causa del falso tweet dell’Associated Press che annunciava un attentato alla Casa Bianca e il ferimento del presidente Obama. In tre minuti lo S&P 500 è sceso di 145 punti e la Borsa di New York ha perso all’istante 136 miliardi di dollari. Poi l’allarme
Un braccialetto elettronico in grado di far sapere immediatamente che chi lo indossa è in pericolo e permetterne la geolocalizzazione, grazie al GPS integrato. Il gadget è stato realizzato dalla ONG svedese Civil Rights Defenders, che dal 1982 opera in tutto il mondo in difesa dei diritti civili. L’allarme può essere lanciato manualmente, spingendo un
Poisson d’avril. La Poste e Parrot hanno giocato un bel tiro ai giornali di tutto il mondo, con il loro verosimile scherzo, durato fino a qualche minuto fa. La notizia era questa: “Le Poste francesi vogliono sperimentare la consegna a domicilio dei quotidiani tramite drone, in accordo con Parrot. Il giornale sarà recapitato a volo,