Oggi il Garante per la Privacy, Francesco Pizzetti, ha detto cose importanti. Dai blog ai social network fino a twitter, sempre di piu’ l’informazione e’ il prodotto di una comunicazione continua a livello mondiale. I fatti dell’Iran – è il suo commento- dimostrano che su questi strumenti ‘poggia una forma di resistenza democratica’.
Fa un pò rabbrividire l’articolo di John Gapper sul Financial Times di qualche giorno fa. Già il titolo rende l’idea: Technology is for revolution (and repression). E’ ispirato dalla rivolta contro il regime iraniano e arriva alla conclusione che Twitter e gli altri social network potrebbero un giorno rivelarsi boomerang nei confronti degli utenti che
Si chiama La Strada (Khyaban) ed è il primo giornale iraniano libero, che gira clandestinamente su internet. Quattro pagine a colori uscite per la prima volta il 29 Khordad 1388 secondo il calendario persiano, il 19 giugno 2009 per quello gregoriano. Copia del giornale in pdf è stata recapitata, dopo lunghi e tortuosi viaggi in
A proposito di giornalismo, informazione, vecchi e nuovi media, mi ha colpito una frase di Michael Healy del Book Industry Study Group. Racconta Healy: “…Certamente la trasformazione è radicale, soprattutto se osservata sulle giovani generazioni. Di recente ho chiesto a un neolaureato dell’università di New York se leggeva il New York Times o il Washington
Google offre uno straordinario strumento di informazione come Google News ma, quando da protagonista diventa imputato, preferisce tenere i giornalisti alla larga. Succede a Milano.
L’euforia della rivoluzione in diretta, grazie a Twitter e YouTube, rischia di farci perdere di vista l’altra faccia della medaglia del dramma iraniano. Sulla webzine francese Rue 89, Pierre Haski cita ad esempio la dichiarazione del primo ministro Gordon Brown. Grazie a Twitter, a internet e all’immediata diffusione delle notizie – ha detto in sintesi
La British Library batte sul tempo tutte le altre biblioteche nazionali e mette in linea duecento anni di storia raccontata dai giornali. Un giacimento sterminato, che si raggiunge in pochi clic. Si cerca e si trova senza pagare un centesimo. Per scaricare le riproduzioni in pdf si deve invece acquistare un coupon o un abbonamento,
Twitter ha rinviato la manutenzione programmata, su invito della Casa Bianca, per evitare di spezzare il fil rouge che anima la protesta iraniana. I media di tutto il mondo sottolineano il ruolo strategico del social network essenziale e minimalista.
Mario Cervi è da sempre giornalista senza peli sulla lingua. L’esatto contrario di un usignolo dell’Imperatore. Per questo le considerazioni sulla legge sulle intercettazioni, affidate ad un articolo sul Giornale, sono particolarmente significative. Il titolo è “Giusto tutelare la privacy ma i criminali brindano“. Da leggere con attenzione.
Lorenzo Del Boca e Enzo Iacopino, presidente e segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, hanno così commentato l’approvazione del provvedimento sulle intercettazioni.
Basta che un’agenzia di stampa faccia confusione tra hacker e cracker e giù tutti come pecoroni. Anche oggi giornali, radiogiornali, telegiornali e siti internet lanciano titoloni sull’organizzazione di hacker “sgominata” (altro termine abusato, luogo comune del giornalismo pigro e sciatto) a Brescia. Cari colleghi, quelli non sono hacker. Sono cracker, delinquenti informatici. Gli hacker sono