Un appello unitario al Parlamento a modificare il provvedimento, unito ad una serie di critiche nel merito al testo, e’ arrivato dalla Federazioni degli editori e dalla Federazione della stampa, per le quali il Ddl viola “il fondamentale diritto della liberta’ d’informazione, garantito dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
“La partita non si è giocata in Europa. Purtroppo sono state disputate 27 partite nazionali“, scrive Francisco G. Basterra su El Pais. “Il 7 giugno – aggiunge l’editorialista del quotidiano spagnolo – è stato il trionfo del localismo.
A Copenhagen in genere si parla dell’Italia solo per dire che da noi si mangia bene. Fa eccezione la vicenda Noemi – Berlusconi. Titoloni anche sui giornali locali. Come quello del tabloid Ekstra Bladet: “Eksklusive billeder: Berlusconis nogenorgie“. Cioè: immagini esclusive: Berlusconi nega l’orgia……
C’è un nuovo libro di Beppe Lopez: “GIORNALI E DEMOCRAZIA” (Glocal Editrice). Sottotitolo: “Analisi del degrado dell’informazione in Italia, partendo dallo spartiacque della fine degli anni Settanta e dalla vicenda-metafora del primo quotidiano locale moderno e popolare: il Quotidiano di Lecce”.
Dario D’Elia segnala oggi su Tom’s Hardware Guide una utile iniziativa dell’Unione Europea. E’ il sito PressEurop, sul quale si possono leggere gli articoli, tradotti in dieci lingue (c’è anche l’italiano) pubblicati da circa 250 autorevoli quotidiani di tutto il mondo.
Finalmente anche un grande giornale come La Repubblica si accorge della differenza tra Hacker e Cracker. Potremmo sintetizzare: tra pirati buoni e pirati cattivi. Oggi due interessanti articoli di Riccardo Staglianò e Pino Corrias, nell’inserto domenicale del quotidiano. Da molti anni sostengo che i giornalisti sono molto superficiali, quando parlano di pirateria digitale, perchè fanno
Un freno alla morbosità nazionale che, ahimè, accomuna giornalisti e utenti televisivi. Ci voleva, questo codice di autoregolamentazione, per limitare gli show sul dolore dei cittadini coinvolti dalla cronaca giudiziaria. Si chiama Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive. L’informazione sulle vicende giudiziarie in corso dovrà rispettare i diritti
Il Garante per la protezione dei dati personali ha sorpreso con le mani nella marmellata alcuni giornalisti che hanno fatto uso disinvolto di Facebook. “Illecito trattamento di dati personali”, dice il Garante, che ha trasmesso copia degli atti all’Ordine dei giornalisti per “le valutazioni di relativa competenza”.
Cosa succede quando si incontrano un quotidiano e un e-Book? La prima risposta italiana è il matrimonio tra La Stampa e iLiad, che si celebra il 14 maggio al Salone del Libro di Torino. Esperimento al quale hanno lavorato caparbiamente, mi risulta, Anna Masera e Luigi Passerino. Se son rose fioriranno.
Shane Fitzgerald, ventidue anni, studente di sociologia ed economia alla University College di Dublino, ha fatto contro-lezione di giornalismo. Ha scritto ad arte una bufala a proposito del compositore Maurice Jarre, l’ha messa su Wikipedia e poi è rimasto ad aspettare che qualcuno abboccasse. Così ha preso all’amo dozzine di organi di informazione in tutto
Sarà un Kindle più grande di quello attualmente venduto da Amazon a mettere in salvo i bilanci dei giornali americani? I lettori dei quotidiani di carta sono in lento ma costante calo, gli introiti pubblicitari pure, Google News impazza e rilancia con il servizio Timeline. Che fare? Abbandonare le rotative e saltare armi e bagagli