Il mio primo, grande, inimitabile direttore, Sergio Lepri, ne ha fatta un’altra delle sue. Ha 89 anni ma ne dimostra trenta. Conosce più cose lui delle nuove tecnologie di uno smanettone quindicenne. Un vero maestro di giornalismo. La sua ultima creazione è un libro non stampato ma pubblicato, in corso di scrittura, su Internet, aperto
Mercoledì 30 ottobre a Caserta e a Casal di Principe i giornalisti hanno pronunciato pubblicamente un giuramento d’Ippocrate della categoria che non era mai stato enunciato con tanta chiarezza e che si può riassumere in questa formula: nessuna notizia può restare inedita, il cronista che corre rischi per osservare questa regola deve avere il sostegno
Sono quaranta le perquisizioni compiute dalla magistratura nei confronti di giornalisti italiani negli ultimi 3 anni, “davvero troppe per un Paese democratico”. È l’Unci, Unione nazionale cronisti italiani, a denunciare che “un pezzettino alla volta, parte della Magistratura inquirente e giudicante sta tentando di impadronirsi delle prerogative dei giornalisti, in qualche caso -rileva il presidente
Dura la vita di noi giornalisti digitali. Copio e incollo dal sito Libertà di Stampa Diritto all’Informazione (LSDI): Una delle classiche discriminazioni fra coloro che lavorano per testate cartacee, radiofoniche o televisive e quelli che si occupano di internet riguarda l’accredito agli eventi sempre tortuoso e complesso per i giornalisti digitali. Un esempio: le policy di
Parwez ha lavorato come interprete per Pino Scaccia in Afghanistan. Era stato condannato a morte perchè si batteva per i diritti delle donne. Adesso la pena è stata commutata in vent’anni di carcere (!). Pino dal suo blog chiede che si parli di questo giovane reporter, dell’assurdità di leggi arcaiche come quelle tuttora vigenti nel
Quando i non addetti ai lavori, ovvero i non giornalisti, si trovano di fronte alla possibilità di poter fare informazione con un blog o un sito spesso ci si chiede: come ci si deve comportare per soddisfare il pubblico? Mi piace questo post di Daniele Cerra, che copio e incollo per voi.
Sottoscrivo ogni parola di Gigi Riva, che nel suo blog sull’Espresso, parla di Santoro e della Granbassi. A ognuno il suo mestiere. Che pena, poi, vedere Luca Giurato fare il guitto, saltellando da un canale all’altro della tivù spazzatura. L’ho sentito ieri a Striscia la Notizia raccontare della perdita della sua verginità, a tredici anni.
Sulla perquisizione subita dalla giornalista genovese Ilaria Cavo interviene anche l’Ordine Nazionale dei Giornalisti: “Il rischio è che si precipiti davvero nel ridicolo.
Qual è lo stato di salute della libertà di stampa nel mondo? In Europa siamo messi abbastanza bene. L’Italia è in calo, rispetto al 2007. E’ al quarantaquattresimo posto (su centosettantatrè) e precede soltanto Polonia, Romania e Bulgaria. Nel 2007 era trentacinquesima in classifica. Ecco il rapporto 2008 di Reporters Sans Frontieres (RSF), pubblicato sul
La giornalista? Più pericolosa di un killer, inquisito per l’omicidio di una donna a Sanremo e per l’assassinio di un’altra a Genova. Due donne uccise dopo mesi di minacce. Il processo per l’omicidio di Genova a due anni dai fatti è ancora da fissare, ma la procura genovese ha trovato tempo e modo di impegnare
Sono molto peggiorate le condizioni di salute di Hu Jia (胡佳), attivista per i diritti umani detenuto dal dicembre 2007 e condannato lo scorso 3 aprile a 3 anni e mezzo di carcere per aver criticato il governo. Uman Rights Watch denuncia che in carcere Hu rischia la vita e chiede pure che finisca la