Ci sono droni di guerra (che non ci piacciono) e droni che potrebbero essere utili per fare buon giornalismo e controinformazione. Fotocamere e videocamere sistemate su piccoli droni già in commercio a prezzi abbordabili (intorno ai 300 euro), manovrabili con uno smartphone, possono sorvolare luoghi altrimenti inaccessibili e documentare eventi anche in diretta. Grandi manifestazioni,
Che la maggior parte dei giornalisti italiani (ahimè, non soltanto quelli che, per motivi anagrafici, sono stati costretti a prendere il treno in corsa) non sappia usare in profondità gli strumenti digitali è cosa nota. Hanno una Ferrari e la guidano solo in prima. Sarebbe utile, per molti, andare a scuola dagli hacker! Come hanno
Considerazione amara di Massimo Mantellini: “Lasciando perdere le solite questione dell’efficienza delle FFSS sensibilissime da sempre a qualsiasi evento atmosferico, una cosa mi parrebbe pacifica: i profili Twitter LeFrecce e FSnews non servono assolutamente a nulla.” Binario morto della “Comunicazione di crisi”, una roba che si studia da decenni nelle Università di tutto il mondo e che dovrebbe essere
A memoria d’uomo digitale non era mai successo. I giornalisti del quotidiano free press City (Rcs Mediagroup) hanno occupato sito web, profilo Facebook e colonna degli sms del giornale. Protesta multimediale dopo l’annuncio della sospensione delle pubblicazioni entro la fine di febbraio. Da ieri sia sul sito del giornale che su Facebook sono disponibili gli
“Gentile cliente, a seguito della sua richiesta la informiamo che l’abbonamento al servizio on-line de L’espresso extra è un servizio a pagamento del tutto estraneo all’abbonamento cartaceo. Essere abbonato alla versione cartacea de L’espresso non consente l’accesso gratuito al servizio online. Per informazioni sull’abbonamento a L’espresso online può visitare il sito: www.extra.kataweb.it. Cordiali saluti, Servizio
Neanche Raymond Queneau, nei suoi Exercices de style, avrebbe proposto miglior narrazione della “festa” a Palazzo Chigi, la sera dell’ultimo dell’anno, organizzata da Mario Monti e Signora: “Precisazioni del Presidente del Consiglio – 4 Gennaio 2012 – Il Presidente del Consiglio ha appreso da fonti di stampa che il Senatore Roberto Calderoli avrebbe presentato in
Grazie a Paolo Pagliaro (Otto e mezzo, La 7) per avermi fatto conoscere l’applicazione (per iPhone e iPad) Politichese per tutti. E’ persino gratuita ma l’avrei pagata, per quanto è istruttiva. E’ un generatore automatico di tutta quella poltiglia indigesta che per decenni ci è stata ammannita e continua a esserci propinata da giornali e telegiornali,
Aprile 2010. La magistratura fa sequestrare computer e telefoni cellulari al giornalista del Fatto Quotidiano Antonio Massari. Il motivo lo racconta lo stesso cronista sul suo blog: “venti giorni prima avevo rivelato in esclusiva, sul Fatto Quotidiano, che a Trani c’era un’inchiesta sulle pressioni che Silvio Berlusconi esercitava sull’Agcom per chiudere Annozero”. 9 dicembre 2011.
Mettere a disposizione dei cittadini i dati delle pubbliche amministrazioni, come raccomanda la Commissione europea, potrebbe generare un’economia dell’informazione del valore di 40 miliardi di euro all’anno, ha scritto Juan Carlos De Martin sulla Stampa di ieri. La Commissaria europea Neelie Kroes ha lanciato un’iniziativa per “trasformare in oro i dati della pubblica amministrazione”, ponte
Pier Luca Santoro, sul Giornalaio, lancia il progetto di elaborazione di un codice di autodisciplina di chi diffonde informazioni sulla Rete, “prima di restare schiacciati non solo sotto il peso dell’ infobesità ma anche di quello delle bufale”. La vicenda della presunta morte di Paolo Villaggio e una inchiesta del Guardian. Sabato la Rete è
Ecco un’iniziativa che il governo Monti dovrebbe inserire in agenda. Da qualche giorno La Francia ha aperto gli archivi della Pubblica Amministrazione e reso disponibili al pubblico 352mila documenti. Si chiama Open Data, oppure Open Government (in Italia Dati Aperti). E’ la cultura della pubblica amministrazione aperta ai cittadini, in termini di trasparenza e partecipazione