di Maria Grazia RongoBARI – Il caso Petruzzelli è «un torto di massa». L’affermazione forte arriva dai promotori della Class Action Procedimentale, strumento giuridico messo in atto per far valere i diritti dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, sull’annosa questione del politeama barese. Ieri mattina hanno annunciato di aver adito l’autorità giudiziaria civile affinché accerti la proprietà pubblica del teatro. Un «atto di citazione in azione popolare» col quale gli avvocati Luigi Paccione ed Alessio Carlucci, fondatori appunto della Class Action, hanno chiesto al Tribunale civile di Bari che «accertata e dichiarata la inesistenza giuridica e/o l’assoluta nullità di atto di concessione in perpetuo di beni d’uso pubblico (demaniali), comunali, dichiari oggi la piena ed esclusiva proprietà del Comune di Bari sul suolo foglio 97, particella 44, e sull’edificio che ad esso accede ricompreso sull’isolato attualmente compreso tra corso Cavour, via XXIV Maggio (oggi via Sordi), via Fiume e via Cognetti».L’intero stabile quindi che sorge su suolo pubblico ed è stato ricostruito interamente con i soldi pubblici sarebbe per forza di cose di proprietà comunale in quanto la concessione in perpetuo di un suolo pubblico sarebbe illegittima. L’accertamento di proprietà pubblica da parte del tribunale civile barese comporterebbe il conseguente risarcimento da parte della famiglia al pagamento di quanto speso per la ricostruzione del teatro. L’atto, che è stato depositato, è in corso di notifica alle parti interessate (gli eredi Messeni Nemagna, il ministero per i Beni culturali, Commissario per la ricostruzione, Comune e Provincia di Bari, Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari), e si è reso necessario – ha sottolineato Paccione – per «supplire all’imbarazzante silenzio sulla questione da parte degli enti locali che avrebbero dovuto già loro farsi promotori di quest’azione».La notizia della nuova iniziativa della Class Action arriva all’indomani della richiesta, da parte di uno degli avvocati della famiglia Messeni Nemagna, Ascanio Amenduni, al ministro Bondi, di consegnare le chiavi del Petruzzelli alla famiglia proprietaria che dovrebbe poi affidarne la gestione alla Fondazione, secondo il controverso protocollo d’intesa del 2002. Il ministro è stato interpellato anche dai soci della Class Action, i quali però non hanno ricevuto alcuna risposta.Questa nuova inziativa, la citazione in giudizio, può dar luogo ad un ulteriore ritardo nella riapertura del teatro? «Assolutamente no – risponde Paccione – al contrario dovrebbe servire da accelerazione per riconsegnare il Petruzzelli ai cittadini baresi». Il fatto poi che siano dei comuni cittadini e non le amministrazioni coinvolte a chiedere questo accertamento «segnala un momento di grave emergenza nella nostra situazione democratica ed è l’emblema di come si possa malgestire la cosa pubblica» ha concluso Paccione.L’esposto presentato dalla Class Action si può leggere integralmente sul sito www.classactionprocedimentale.it. |