In caso di un ritardo che dà diritto all’indennizzo, scatterà l’obbligo di un avviso sonoro ai viaggiatori. L’Antitrust ha multato Trenitalia per un milione di euro, e l’azienda ferroviaria – entro marzo 2015 – dovrà cambiare atteggiamento nei confronti dei suoi clienti.
Un’altra istruttoria dell’Antitrust – l’ennesima – contro il poco trasparente “Registro italiano in Internet“, uno specchietto per le allodole per togliere soldi alle piccole e medie imprese italiane. L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato sta agendo nei confronti della società tedesca DAD che “fornisce un servizio non liberamente richiesto dalle microimprese destinatarie della pratica
Apple umiliata dall’Antitrust italiana, grazie alla tenacia di AltroConsumo e a una battaglia legale durata un anno. La notizia dilaga sui giornali. Davide ha battuto Golia. Apple costretta a osservare la legge, che prevede due anni di garanzia sui prodotti e non uno soltanto, come la multinazionale imponeva. E’ una vittoria tutta italiana, perché – nonostante la
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum ma Apple persevera, reitera. Pensa che l’Europa e l’Italia siano soltanto un mercato di polli, un Far West in cui detta legge chi è più forte. Peccato – per Apple – che non sia proprio così. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha dato l’ultimatum alla multinazionale: o rispetta
Cadono le frontiere, si aboliscono i visti ma la Dogana delle Pecore, cioè l’arcaica gabella istituita in Puglia nel 1447 per tassare la transumanza degli armenti, è dura a morire anche in altri paesi dell’Unione Europea. Facciamo il caso delle commissioni sulle carte di credito. Se provate a fare la spesa in Danimarca o a
A proposito di liberalizzazioni, perché i tassisti non rilasciano ricevuta o scontrino fiscale? La risposta è qui: “I taxi sono esentati dall’obbligo di emissione di fattura o ricevuta fiscale ed inoltre il trasporto pubblico di persone in ambito cittadino non è gravato da IVA ( art.10 n°9 – DPR 633/1972). Su richiesta del cliente è
Diciamola tutta, 900mila euro di multa non fanno neanche un graffio a un gigante come Apple. D’altronde l’Antitrust non poteva fare di più. Quello è il tetto massimo fissato dalla legge italiana per le violazioni alla legge sul commercio. Lo ammette lo stesso presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giovanni Pitruzzella: ”Credo che
Perseverare è diabolico, e loro perseverano. Parlo del sedicente Registro Italiano in Internet, una trappola per gonzi che impazza da anni in rete sotto forma di lettera inviata alle aziende che hanno siti internet. Puntuale come il vino novello, la caduta delle foglie e le prime piogge, ogni autunno arriva una letterina da Amburgo. La
Google fa tante cose dabbene e anche alcune cattive. Diciamola tutta. Le inserzioni pubblicitarie Adsense di Google sono una positiva opportunità di guadagno per chi ha un sito o un blog, ma anche un buco nero, dal punto di vista della trasparenza. Google spadroneggia, in questo ambito. Espelle a suo piacimento gli utenti che, a
Le bugie hanno le gambe corte. Ne sa qualcosa Fastweb, che ha avuto una multa di 60mila euro dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, per “pratica commerciale scorretta”, come si legge nella delibera pubblicata sul sito dell’Antitrust. Altro che i 20 mega su Adsl promessi. La pubblicità ha “indotto i consumatori a ritenere di
E’ un pacco napoletano[1] in salsa tedesca. Da Amburgo i titolari del DAD (Deutscher Adressdienst GmbH) , più conosciuto come Registro italiano in Internet per le imprese, continuano a lanciare l’amo per pescare gonzi. Sembravano scomparsi, dopo le sette sanzioni (quattro per ingannevolezza e tre per inosservanza) inflitte dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il