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Post taggati con ‘ censura ’

Processo Fapav – Telecom: in Italia non è in vigore la legge Hadopi!

C’è in Italia chi crede di essere in Francia, dov’è in vigore una legge – la cosiddetta Hadopi 2 – che obbliga gli Internet Provider a monitorare le abitudini di navigazione degli utenti. Se l’abbonato scarica film e musica, il Provider segnala la circostanza alle autorità e scattano le sanzioni. Si può arrivare persino al

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Par Condicio e oscuramento talk show informativi: l’Ordine nazionale dei giornalisti non ci sta

“L’informazione come la libera manifestazione del pensiero e’ un diritto fondamentale del cittadino garantito dalla Costituzione. Pretendere di oscurare i talk show della Rai perché non si riesce a trovare un modo per regolamentarli in periodo di campagna elettorale e’ un atto grave verso il servizio pubblico e i suoi utenti”. E’ uno dei passaggi

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Il Clic Sicuro e la patata lessa

Com’era quella pubblicità? C’era Mago Merlino che – alla ricerca del caffè decaffeinato – scopriva invece la patata lessa. Ecco, il “Clic sicuro” per difendere bambini e ragazzi dagli orchi in rete, ricorda molto la patata lessa. Nel senso che è giusto e doveroso proteggere infanzia e adolescenza dal Dirty web, ma i genitori hanno

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Libertà di stampa: aiutiamo Wikileaks a riaprire i battenti

Uno dice Wikileaks e pensa al giornalismo d’inchiesta, ai segreti (di Stato, delle multinazionali, dei gruppi bancari, dei petrolieri, delle compagnie telefoniche, eccetera) svelati ai cittadini. Bob Woodward e Carl Bernstein sono merce sempre più rara e, in questi anni, Wikileaks è stato un punto di riferimento prezioso per quei cronisti che non si accontentano

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I giornalisti iraniani? Tutti ladri e farabutti da condannare a morte

Ahmad Rafat  è un giornalista italo-iraniano. L’associazione Information Safety and Freedom ha diffuso questa sua lettera appello in difesa della libertà di informazione ed espressione in Iran. “Ho scoperto di essere un “ladro” e un “farabutto”. Qualche giorno fa  mi avevano definito un “mohareb” (nemico di dio) e avevano chiesto la mia condanna a morte.

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Rete sotto assedio: Reporters sans frontières e il bavaglio a YouTube

In Italia se ne parla poco, occupati come sono i giornali a discettare delle foto di Lapo, ma in Francia il cosiddetto Decreto Romani  – che vorrebbe equiparare YouTube alla televisione generalista  – è all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Reporters sans frontières dice esplicitamente che “questo progetto, che potrebbe entrare in vigore il 27

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Anonimato in rete: iPredator malattia infantile del proibizionismo

Premessa: l’anonimato in rete è una brutta bestia. Evoca un mondo di esenzione dalle responsabilità e dalla legalità. Un mondo di troll, come scrive Valerio Porcu. Un mondo di delatori e impuniti. Anche per questo, l’entrata in scena di iPredator – navigare senza essere tracciati – pone dilemmi etici. “Cinque euro al mese per esplorare

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Rete sotto assedio: YouTube è come la televisione?

YouTube è come la televisione? Si, a quanto pare, stando all’ “Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare – Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2007/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2007, che modifica la direttiva 89/552/CEE del Consiglio relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli

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Rete sotto assedio: editto bulgaro

Paese che vai, censure che trovi. Così, mentre in Italia si pensa di equiparare il web alla televisione, per penalizzare “l’imprenditoria e la creatività multimediali italiane”, in Bulgaria il governo di Boyko Borissov si appresta a modificare la Legge per le comunicazioni elettroniche (ZES). Con il pretesto della lotta alla criminalità organizzata – dicono gli

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Alla Cina non far sapere quanto è buono un motore di ricerca per bene

In Cina sanno bene che google è la parola del decennio. Anche lì – nonostante il leader del mercato sia il motore Baidu – non possono farne a meno. Per questo hanno cercato di edulcorarlo, accordandosi con la multinazionale per impedire l’accesso ai contenuti hard (cioè Tibet, Dalai Lama, diritti civili, dissenso, eccetera). Nel 2006

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Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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