Si potrebbe archiviare la notizia come una boutade di fantascienza e fantapolitica, se la fonte non fosse così autorevole. La prossima guerra mondiale potrebbe cominciare nel cyberspazio, cioè nel mondo invisibile delle reti telematiche. Lo dice a Ginevra il segretario generale della ITU (International Telecommunication Union), Hamadoun Touré.
Da ieri internet è un po’ meno americana. L’amministrazione Obama ha appena liberato della tutela a stelle e strisce l’organismo che governa la rete mondiale. L’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) non ha mollato del tutto la presa, ma comunque adesso dovrà tenere conto dei suggerimenti forniti da quattro commissioni internazionali di supervisori.
Il diavolo, si sa, fa le pentole ma non i coperchi. In Francia, invece, li fa entrambi. Il governo con una mano toglie diritti – la legge Hadopi – con l’altra alletta l’editoria on line, per indorare la pillola.
Prime matricole italiane la Bocconi e il Politecnico di Milano. YouTube si iscrive anche alle nostre università, dopo il successo della versione Educational nelle accademie e nei campus di mezzo mondo.
Questo blog aderisce alla campagna di Diritto alla Rete e alla manifestazione del 3 ottobre a Roma.
Wiki è una bella parola della rete. Ha origini dalla lingua hawaiana e significa svelto, veloce, rapido, immediato. Il nuovo strumento offerto da Google – Sidewiki – permette di esprimere rapidamente il proprio giudizio su un sito.
Anche Google fa greenwashing e, in vista della conferenza sul clima che si terrà a dicembre a Copenhagen, invita a fare un tour virtuale su Google Earth per rendersi conto dei “potenziali effetti del cambiamento climatico sul nostro pianeta e le possibili soluzioni che oggi abbiamo ancora a disposizione”.
Un test parziale ma significativo, quello di domenica scorsa nel collegio di Yvelines, in Francia. Il Partito dei pirati – al suo primo appuntamento elettorale – ha ottenuto il 2 per cento dei voti.
Monètica[1] significa smaterializzazione del denaro, grazie alle procedure informatiche. Contactless card è l’ultima frontiera della monètica. Una carta per i micro pagamenti, al bar come in edicola o al salumiere. Non si fa la fila, non si digita il PIN. Si sfiora il terminale e si va via (con lo scontrino!), a patto di non
Ventitrè milioni di have not. Sono gli italiani esclusi dalla rete, nella fotografia di Nielsen per l`Osservatorio permanente sui contenuti digitali. Rapporto – cronaca di un Digital Divide ampiamente previsto.
Arriva in Parlamento un’altra proposta di legge per imbavagliare la rete e rendere la vita impossibile ai blogger. Questa volta il pretesto è la diffamazione. La PdL è firmata dai deputati Pecorella e Costa.