In Danimarca si può pagare il biglietto del bus (del treno, della metropolitana) con un SMS al numero 1415. Entro il 2009 l’Unione Europea adotterà una normativa comune per consentire il Mobile Payment nei ventisette paesi che ne fanno parte. Il progetto si chiama Secure Mobile Payment Service. Con il cellulare si potrà trasferire denaro
In Francia l’Hadopi è stata stoppata dalla corte costituzionale. In Italia l’emendamento D’Alia è stato cassato. Stavamo tirando un sospiro di sollievo quando è arrivata la doccia fredda del decreto sulle intercettazioni che, per quel che riguarda l’obbligo di rettifica, sembra equiparare i blogger ai direttori responsabili dei giornali. Riprendono così fiato gli integralisti. E
A Copenhagen in genere si parla dell’Italia solo per dire che da noi si mangia bene. Fa eccezione la vicenda Noemi – Berlusconi. Titoloni anche sui giornali locali. Come quello del tabloid Ekstra Bladet: “Eksklusive billeder: Berlusconis nogenorgie“. Cioè: immagini esclusive: Berlusconi nega l’orgia……
Lo so, una settimana non basta per dare giudizi esaustivi su una città o un paese. E’ un tempo comunque sufficiente per farsi un’idea e fare confronti. Provo a sintetizzare le mie impressioni a pelle su Copenhagen.
Più che in Olanda, più che a Berlino. La Danimarca è un paese biciclettocentrico. Ho provato a contarle, a Copenhagen. Impossibile.
Vista da Copenhagen l’Europa – nel senso di Unione Europea – sembra lontana. Domenica si vota anche qui, ma quasi non c’è traccia di campagna elettorale. Qualche manifesto discreto per le strade o sui muri della metropolitana. Euroscettici a destra e a sinistra, come scrive Jette Elbæk Maressa sullo Jyllands-Posten.
Appena arrivato a Copenhagen mi imbatto nel Dalai Lama. Passavo per caso davanti all’Hotel d’Angleterre proprio mentre il sant’uomo stava uscendo. La Nikon ha fatto il resto.