Il destino nel nome? Aver chiamato il progetto che negli anni novanta avrebbe dovuto cablare l’Italia come il filosofo greco condannato a morire ingerendo la cicuta, avrebbe dovuto mettere tutti in guardia. Il Piano Socrate ci è costato (e ci costa ancora) tredicimila miliardi di vecchie lire, stando ai documenti ufficiali. Impegno infrastrutturale faraonico. Città
“O imparano a usare Internet, oppure si cerchino un altro lavoro“. Il presidente russo Dimitri Medvedev non ha usato giri di parole per annunciare un futuro difficile ai dipendenti della Pubblica Amministrazione che non usano il computer e la rete.
C’era una volta Alberto Manzi con “Non è mai troppo tardi”. Negli anni sessanta la tv era in bianco e nero, minimalista, utile. Con il suo programma, il maestro Manzi ha fatto prendere la licenza elementare a mezzo milione di italiani. Allora il divide non era digitale. Si chiamava analfabetismo. Oggi il divario è anche
Cuba è circondata dalla fibra ottica che però non può usare, perchè è di proprietà statunitense. Il viceministro delle comunicazioni, Boris Moreno, dice che i limiti esistenti per l’uso di Internet non sono politici bensì tecnologici e finanziari.
A scuola, professori! Lezioni di tecnologia. Se vi sentite smarriti dal pressing digitale, se avete l’impressione che i vostri ragazzi ne sappiano più di voi, TeachToday è il sito che fa per voi.
Pubblicato da Pino Bruno
11 Aprile 2008
ATTUALITA'
Ragazzi in cattedra e adulti nei banchi. Nella scuola media superiore Blaise Pascal di Reggio Emilia sono cominciati i corsi per insegnare a pensionati e anziani a usare il computer, socializzare con le nuove tecnologie e superare il digital divide. Centotrenta gli iscritti, quasi tutti over 60. Il Comune di Reggio Emilia, le circoscrizioni, la
Il problema italiano “più grave”? Il digital divide, ha detto qualche giorno fa Jacques Attali a Milano, al forum sull’Innovazione Digitale promosso da IDC – Analyze the Future. L’economista-storico-filosofo, consigliere del presidente Sarkozy per le riforme, ha aggiunto che nelle aree rurali italiane la banda larga arriva con il contagocce, due terzi in meno rispetto