Il presidente della Fieg, Carlo Malinconico, fa intendere che i blogger siano poco più che giornalisti di serie B. “Ho rispetto per Internet e sono convinto che il web sia una infrastruttura chiave – ha detto oggi il capo degli editori italiani – ma bisogna capire il sistema del ranking, chi fa cioè le regole
Un originale barometro si aggira nella rete. Serve a misurare la pressione della pubblica amministrazione. Nasce a Bari, prendendo spunto dal più noto Obametro creato dal quotidiano St Petersburg Times per fare le pulci alla nuova amministrazione americana.
NO-B Day, SI-B Day. Comunque vadano le cose, prepariamoci al tormentone del 5 dicembre, quando andrà in scena la conta dei manifestanti dell’una e dell’altra parte. Un milione secondo gli organizzatori, 200mila secondo la questura, 100mila secondo l’Ansa, e tutti giù a dare i numeri. Un’alternativa è possibile.
Murdoch dice che i blogger sono parassiti e ladri di notizie professionali. Bisognerebbe far conoscere al magnate dell’editoria Fatma Riahi, You Jingyou, Elisha Strom, Yoani Sanchez, Claudia Cadelo, Fereshteh Ghazi e gli altri 179 blogger che in tutto il mondo sono perseguitati per le cose che scrivono.
Google News ruba lettori ai giornali? Il magnate dell’editoria Rupert Murdoch dice di si e parte lancia in resta contro il motore di ricerca. “Sono ladri – dice Murdoch – perché prendono le nostre storie senza pagarle”. Il contenzioso va avanti da un pezzo, in continuo crescendo.
A Cuba si discute di internet ma la polizia impedisce a blogger e dissidenti di accedere alla conferenza. Yoani Sanchez, la blogger più famosa dell’isola, riesce comunque ad entrare, grazie ad un travestimento. Le è basto indossare una parrucca bionda per farsi beffe della censura.
L’anno scorso, di questi tempi, eravamo al quarantaquattresimo posto. Adesso siamo al quarantanovesimo. L’Italia perde quattro punti nella classifica sulla libertà di stampa nel mondo stilata, come ogni ottobre, da Reporters sans frontières.
La Commissaria europea ai Media, Viviane Reding, dice che le restrizioni adottate nei confronti dei giornalisti sono attentati alla libertà di espressione. E’ la risposta alla lettera inviata dall’on. Rita Borsellino – su richiesta dell’Unione Italiana Cronisti – a proposito dei contenuti del Disegno di legge Alfano. Ecco cosa ha scritto Viviane Reding:
Così come avviene (dovrebbe avvenire) per i giornalisti, anche i blogger devono rispettare regole deontologiche sulla pubblicità. La FTC statunitense (Federal Trade Commission) imporrà multe fino a undicimila dollari ai blogger che non avranno un comportamento trasparente nei confronti dei lettori.
Ricevo e pubblico volentieri. “Sul sito di Lettera22 campeggia una frase, un motto, un memento. E’ quella di Albert Londres: “L’unica linea che un giornalista è tenuto a seguire è quella ferroviaria”. E’ per seguire la linea ferroviaria, dunque, che Lettera22 era il 3 ottobre in piazza del Popolo a Roma, alla manifestazione in difesa della
Questo blog aderisce alla campagna di Diritto alla Rete e alla manifestazione del 3 ottobre a Roma.