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Post taggati con ‘ diritto all’informazione ’

Egitto: prove generali per cancellare internet

Neanche in Birmania, in Iran, in Cina, a Cuba, i regimi autoritari avevano mai osato tanto. Spegnere internet e la rete di telefonia mobile! La rivoluzione egiziana sarà ricordata anche per questo. La potenza della rete, dei social network e dei messaggini, nell’organizzazione della protesta, è tale da atterrire i governanti del Cairo. Internet non è la

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Libertà in rete: in carcere i cyber attivisti che sostengono i giovani tunisini ed egiziani

Da settimane il cuore di chi ama la libertà batte per i giovani tunisini  ed egiziani  che sfidano i regimi e chiedono democrazia e libertà di espressione. Migliaia e migliaia di cyber attivisti di tutto il mondo li stanno aiutando, mettendo a disposizione gli strumenti, i trucchi, i server, per aggirare la repressione e continuare

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Libertà in rete: Google aiuta i dissidenti iraniani

Google ha deciso di sbloccare il download di Google Earth, Picasa e del browser Chrome per gli utenti iraniani, per offrire loro “più scelta, più libertà e più potere individuale”. Il colosso dei motori di ricerca continuerà invece a bloccare tutti gli indirizzi IP riconducibili al governo di Teheran. L’annuncio ufficiale è stato postato sul

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Wikileaks e l’aria maccartista che tira in America

Tira una brutta aria maccartista, negli Stati Uniti del democratico Barack Obama. La guerra fredda non c’è più, ma i metodi restano gli stessi. Sembra che Wikileaks e chi fa controinformazione siano diventati più pericolosi dei terroristi. Le pressioni su Twitter ( e forse su Facebook e Google) per consegnare dati personali e messaggi privati

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Libertà di stampa: in Gran Bretagna sarà più garantita

Piacerebbe molto a Milena Gabanelli il disegno di legge sulla libertà di stampa che il vicepremier britannico Nick Clegg, leader dei liberal-democratici, si è impegnato a presentare entro breve tempo.   ”E’ semplicemente ingiusto che accademici e giornalisti vengano effettivamente ridotti al silenzio in virtu’ di potenziali contenziosi legali, lunghi e costosi, con ricchi privati o

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Foto digitali taroccate. Come ci si difende dagli inganni?

E’ di questi giorni la polemica, sollevata da alcuni giornali, sul presunto “ritocco” di una fotografia riguardante il giovane alpino Matteo Miotto, ucciso da un cecchino in Afghanistan. La direzione dell’Ansa ha smentito l’ipotesi dello sbianchettamento e la diatriba potrebbe chiudersi qui. Non il problema delle foto modificate ad arte, piuttosto ricorrente. Come possono difendersi,

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Giornalismi: Budapest capitale della Birmania?

In confronto a quelle approvate poche ore fa dal parlamento ungherese, le leggi sulla stampa in vigore in Corea del Nord, Turkmenistan, Iran, Birmania, Siria, Sudan, Cina, Cuba e via censurando, sembrano giochi da ragazzi. Faranno di certo precipitare l’Ungheria dal ventitreesimo posto agli abissi della classifica mondiale sulla libertà di stampa elaborata ogni anno

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Giornalismi: attenzione, contenuto non verificato!

“ATTENZIONE, articolo basato su informazioni, non verificate, tratte da Wikipedia”; “ATTENZIONE, questo articolo è basato su una diceria anonima, non verificata”; “ATTENZIONE, statistiche, sondaggi e conti in questo articolo, sono sponsorizzati da una società di pubbliche relazioni”. Tom Scott, che parla di sé come “geek comedian and semi-professional pirate”, propone sul suo sito un gioco

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Giornalismi: Gole Profonde si moltiplicano

(via LSDI) – Dopo Openleaks, ecco altri due siti sulla scia di WikiLeaks. Si tratta di Brusselsleaks, un sito nato per iniziativa di un gruppo di giornalisti e addetti alla comunicazione che – hanno spiegato all’ European Journalism Centre – hanno sempre ‘’sentito parlare o visto circolare documenti riservati’’ e che si impegnano ora a vederli pubblicati. E Tradeleaks, che

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Giornalismi: al New York Times il social si fa squadra

(di Titti Santamato dell’Ansa) – Anno nuovo, vita digitale nuova: dopo aver annunciato che dal 2011 sarà a pagamento online (ma ancora non si conoscono i particolari), il New York Times decide di cambiare strategia anche nel settore social, riunendo sotto un unico tetto la parte relativa allo sviluppo della sua community e quella tecnologica.

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Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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