Giornalisti distratti? Che dire di più? Seguo sui quotidiani l’intenso dibattito sulle impronte digitali ma non mi sembra (sarò distratto anch’io?) di aver letto che la Carta di Identità Elettronica (CIE) già include da molti anni le impronte digitali. Io ce l’ho da circa dieci anni. E’ la mia seconda CIE. Ho scritto parecchi post, su
Molti paesi europei si ispirano al “modello estone” per sburocratizzare e digitalizzare la Pubblica Amministrazione. L’Estonia, dice all’agenzia Il Velino l’ambasciatore in Italia, Andrei Tomasberg, è pronta a mettere la sua esperienza a disposizione del nuovo governo.
Carta e matita allungano la vita (di una democrazia). Così la pensano in Olanda, dove il Ministero dell’Interno ha detto un no definitivo all’introduzione del voto elettronico. Nessuno dei sistemi informatici testati ha offerto adeguate garanzie di sicurezza e riservatezza, nessuna proposta ha raggiunto gli standard fissati dal governo dell’Aja. Nei Paesi Bassi, dunque, si
Un software creato per l’occasione, che incrocia automaticamente la domanda e l’offerta di passaggi in auto da parte degli iscritti, in base a percorsi e orari compatibili. Si chiama “C’è posto per te” il servizio di Car Pooling promosso dalla Provincia di Bologna e da 15 comuni dell’hinterland, per condividere l’auto, risparmiare, non intasare le
Google vara la cartella clinica personale on line, ad accesso sicuro e riservato agli operatori sanitari, e gli ospedali di Trento e Cles adottano il Muse, un servizio per l’archiviazione digitale in rete degli elettrocardiogrammi.
Aboliremo la carta negli uffici pubblici. Quanti ministri fa ho sentito la stessa cosa? Bassanini, Stanca, Nicolais. Appena si insediano lanciano il loro grido di allarme su quello che i predecessori non hanno fatto e annunciano la rivoluzione digitale. Poi non accade nulla, o accade molto poco. La carta di identità elettronica è una telenovela
Quaranta euro? No, trenta. No, venticinque. Facciamo venti e non se ne parla più. Parola del Ministero dell’Economia, che ha finalmente e definitivamente fissato a venti euro il costo per il rilascio della Carta di identità elettronica, oscuro oggetto del desiderio degli italiani.
Altro che Processo di Kafka! Niente piu’ documenti cartacei negli uffici giudiziari. Tessere con microchip in dotazione al personale amministrativo del ministero della Giustizia e ai magistrati, per la firma digitalizzata di atti e provvedimenti.
In autunno in Francia saranno rilasciati i primi passaporti biometrici, che custodiranno nel microchip foto e impronte digitali rilevate attraverso uno scanner. Il decreto del Ministro degli Interni è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale.
Due anime, al Ministero di Grazia e Giustizia. Contraddittorie. Pochi giorni fa ho scritto che in via Arenula 70 non accettano documentazione che non sia cartacea. Ieri una sorta di contrordine. Dal 1 maggio si cambia. Arriva la posta certificata. Qual è l’anima giusta?
Certo, scoprire che il gioielliere e il salumaio della porta accanto guadagnano molto meno di noi lavoratori dipendenti può essere uno choc. Il Garante per la protezione dei dati personali ha voluto tutelare la nostra salute già resa precaria da altri eventi recenti e ha cancellato l’oscena visione dei dichiarazioni dei redditi degli italiani nel